Ragusa, il PD accusa il sindaco M5S: “Si è aumentato lo stipendio”

Bufera per il sindaco di Ragusa Federico Piccitto, eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle e accusato di aver "aumentato gli stipendi" degli amministratori comunali adeguandoli agli aumenti Istat. Il caso è stato sollevato dall'ex primo cittadino ragusano Nello Dipasquale, oggi consigliere regionale, che in un'interrogazione parlamentare ha spiegato: "I consiglieri comunali del Pd Mario Chiavola e Mario d’Asta hanno posto dei dubbi sulla legittimità di questo atto e l’assessore al Bilancio Stefano Martorana ha risposto che sono adeguamenti imposti dalla legge”. La determina sugli aumenti degli stipendi, secondo il consigliere del Partito Democratico, “è illegittima poiché è previsto che gli adeguamenti degli emolumenti degli amministratori non possono essere deliberati se non dopo l’adozione di apposito decreto autorizzativo da parte della Regione Siciliana: decreto che sembra non solo non essere stato adottato ma che l’ultimo promulgato dalla Regione risalga al 2008”. Complessivamente gli amministratori della città siciliana hanno incassato 35.557 euro per adeguare gli stipendi percepiti tra il 2013 e i primi tre mesi del 2015.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco Piccitto: "E’ una questione che risale ad aprile, che riemerge adesso senza motivo: ho deciso di replicare perché in questo momento storico il Movimento è impegnato in una battaglia elettorale in città importanti della Sicilia”. Il primo cittadino in un video messaggio ha mostrato la determina, paragonando gli stipendi errati percepiti dalla sua giunta con quelli erogati ai tempi in cui il primo cittadino era proprio Dipasquale. Quattro anni fa lo stipendio del sindaco era stato tagliato del 30% a causa della violazione del patto di stabilità e ammontava a 4.150 euro al mese: dal 2013, però, ne erano stati pagati soltanto 3.826 euro, a causa di un errore. Idem per gli altri componenti della giunta: il vicesindaco avrebbe dovuto percepire 3.112 euro al mese (liquidati solo 2.869) e gli assessori 1.348 (liquidati 1.243). “Siccome siamo molto avidi non ce ne siamo neanche accorti – continua Piccitto – Per tutto il 2014 abbiamo mantenuto il taglio del 30 per cento, pur non avendo sforato il patto di stabilità, per devolvere quei soldi al trasporto gratuito per gli studenti, ma percepivamo comunque cifre errate: la delibera sana semplicemente una situazione di errore. Noi abbiamo continuiamo a mantenere l’impegno di devolvere parte della nostra indennità per l’acquisto di beni da regalare al Comune”.