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Raduno Alpini, 160 racconti e 500 segnalazioni di molestie: Non una di meno prepara azione legale

L’associazione Non una di meno prepara un’azione legale per le molestie avvenute durante la festa nazionale degli Alpini a Rimini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo le molestie avvenute all'adunata nazionale degli Alpini a Rimini, che sono state documentate anche da un video di Saverio Tommasi su Fanpage.it, arrivano, anche se tardive, le scuse dell'Associazione nazionale Alpini. Decine e decine di donne hanno raccontato diversi abusi, vere e proprie aggressioni. "Adesso ci sono fatti concreti. E mi consenta innanzitutto di chiedere scusa a chi ha subito le molestie. Faremo di tutto, insieme alle forze dell'ordine, per individuare i responsabili. E se sono appartenenti alla nostra associazione, prenderemo provvedimenti molto forti", ha commentato Sebastiano Favero, presidente dell'Ana, in un'intervista al Corriere della Sera.

"Sono episodi molto gravi – ha aggiunto – che noi abbiamo condannato fin dall'inizio. Hanno sicuramente creato malessere in chi li ha subiti, ma hanno anche provocato un danno d'immagine alla nostra organizzazione. Stiamo valutando con i nostri legali come tutelarci qualora vengano trovati gli autori".

"Quello che mi dispiace è che, per colpa di quelli che definirei degli imbecilli, è stata coinvolta un’associazione che nella sua lunga storia si è guadagnata rispetto per la serietà e l’impegno mostrati.Si è generalizzato, facendo passare tutta la realtà alpina, anche quella degli Alpini in armi, per qualcosa di diverso da ciò che è", ha detto ancora.

L'associazione Non una di meno ha raccolto fino ad ora oltre 160 racconti, con oltre 500 segnalazioni di molestie. Ci sono foto e video, che possono aiutare a ricostruire quello che è successo alla 93esima Adunata Nazionale degli Alpini. L'associazione valuterà poi "la procedura legale più opportuna da adottare collettivamente". "Daremo supporto a chiunque voglia denunciare le molestie subite. Alcune donne hanno infatti deciso di denunciare e ci hanno contattato per chiedere il nostro supporto che non tarderà ad arrivare", assicurano dal movimento.

Come spiega sui social, "non consideriamo necessario che ci siano delle denunce per credere alla verità delle molestie, sappiamo che sono accadute, molte più di quelle che sono arrivate a noi". Tuttavia, proprio le denunce "possono essere uno strumento in più perché le molestie che si ripetono a ogni adunata non possano essere ignorate come in passato".

Così Non una di meno mette "a disposizione di chiunque voglia denunciare un supporto legale", condividendo le istruzioni per farlo in autonomia. Da qui l'appello inviare materiali all'indirizzo e-mail ‘nonunadimeno.rimini@gmail.com'. L'associazione suggerisce di avere con sé una memoria di supporto scritta al computer con dati anagrafici, percorso fatto e luogo in cui è accaduta l'aggressione, descrizione dell'autore e delle parole e dei gesti subiti, con data e ora, eventuali testimoni e foto, video, messaggi o chiamate che aiutino a ricordare e che possano essere in caso utilizzati come prove.

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