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Quota 100, Salvini: “Se il governo proverà a cancellarla dovrà passare sui nostri corpi”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, lancia la sua battaglia per difendere a tutti i costi la quota 100, l’anticipo pensionistico introdotto dal governo di cui faceva parte: “Se questi proveranno a cancellare quota 100 per tornare alla legge Fornero dovranno passare sopra i nostri corpi, non lo permetteremo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La quota 100 non si tocca, dice l’ex ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini. La misura che porta all’anticipo pensionistico chi ha compiuto almeno 62 anni d’età e ne abbia almeno 38 di contributi versati viene ritenuta da Salvini come sacra, tanto che si prepara a una dura battaglia con l’attuale governo se mai dovesse decidere di cancellare quella riforma messa in campo quando lui stesso era a Palazzo Chigi. Durante un comizio a Domodossola, Salvini lancia il suo avvertimento: “Se questi proveranno a cancellare quota 100 per tornare alla legge Fornero dovranno passare sopra i nostri corpi, non lo permetteremo”.

Salvini va poi all’attacco di Pd e M5s e dei loro esponenti più rappresentativi: “Renzi e Di Maio sono due bambini che per paura di perdere sono scappati col pallone. Ma gli italiani quel pallone se lo andranno a riprendere”. Il leader leghista definisce il governo come quello “delle estrazioni del lotto”, facendo riferimento ai neo-ministri: “Il ministro dell'Istruzione dice che per aumentare gli stipendi degli insegnanti tasseranno le merendine e le bibite gassate… Abbiamo come ministro della Salute uno che non è mai stato in un ospedale, ma depone a suo favore il cognome: Speranza”. E non risparmia critiche anche a De Micheli e Di Maio, oltre che all’ex ministro Toninelli.

Sull’alleanza tra M5s e Pd l’ex ministro dell’Interno continua la sua invettiva: “La libertà non la scambio per nessun’altra poltrona al mondo. Se noi diciamo mai col Pd, facciamo mai col Pd. Perché erano e sono la vergogna di questo Paese. Sono quelli di Bibbiano, Mafia Capitale e Banca Etruria. Io di andare al governo con Renzi e Boschi avrei vergogna. Loro sono chiusi in un ministero romano perché hanno vergogna”. Poi Salvini parla di possibili guai giudiziari, ora che non è più ministro: “So già che adesso mi arriveranno una marea di processi. Mi è arrivata una denuncia da una signora tedesca che ha speronato una motovedetta della Guardia Costiera. MI indagano per sequestro di persona: se difendere la libertà e i confini del proprio Paese è un reato, mi autodenuncio, processatemi”.

Salvini annuncia querela nei confronti del giornalista di Radio Rai, Fabio Sanfilippo, per il suo post che lo riguarda che ha suscitato tante polemiche: “Non solo ha scritto che dovrei suicidarmi, ma nelle ultime righe ha aggiunto che mia figlia di sei anni andrebbe rieducata. E questo glielo faccio rimangiare”. Infine, il leader leghista si rivolge a Beppe Grillo: “Prima di dare lezioni agli altri guarda che succede a casa tua. E non aggiungo altro. Guarda cosa succede sotto al tuo naso e domandati se hai sbagliato qualcosa”.

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