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“Quiz Medicina? Ridicoli” per il ministro dell’Istruzione Giannini

Il test a Medicina rappresenta “una grande criticità, non è un caso che è stato cambiato 4 volte in pochi anni, vuol dire che così non funziona”, dice la titolare del Miur nel giorno degli esami di maturità.
A cura di Biagio Chiariello
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“Su Medicina non arretro, basta ridicoli quiz”, questo il commento del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, alla vigilia degli esami di maturità, in un'intervista al Mattino. Secondo la titolare del Miur, la maturità "non ha perso né valore né significato”. Sui test per l'accesso a Medicina "non solo non ho cambiato idea, ma intendo andare avanti – sottolinea. Rappresentano "una grande criticità, non è un caso che è stato cambiato 4 volte in pochi anni, vuol dire che così non funziona". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ospite di ‘Radio anch'io' su Radio1 Rai. "Far decidere la vita, anche molto specialistica, di una persona con 60 domande quando tutto il precedente percorso, quello che porta alla maturità è di tipo qualitativo mi sembra punto su cui riflettere”, ha aggiunto Giannini. “Stiamo parlando dei futuri medici, quello fondato su sessanta domandine, talvolta perfino ridicole, alle quali bisogna rispondere in due ore", dice. Ad ogni modo, novità sono in arrivo su test e premi. La proposta della Giannini sarà “formalizzata prima dell'estate, con un provvedimento specifico”. Lo stesso avverrà su valutazione e merito degli insegnanti: “la mia proposta sarà  sul tavolo prima dell'estate. E conterrà tutti gli elementi per una buona valutazione che non può essere solo teorica, ma deve tradursi anche in premi concreti a chi li merita”.

La Giannini sugli esami di maturità

Quello al via oggi tra l'altro “è l'ultimo esame di maturità prima dell'entrata in vigore della riforma Gelmini. Se ci saranno criticità, certamente non staremo a guardare”. La Giannini si trova ad affrontare, nell’intervista, anche la polemica sul toto tracce: “Le prove esclusivamente quantitative sono in grado diagnosticare certe competenze, ma non danno una valutazione completa della maturità di uno studente. Per una prova che è la fine di un percorso fondamentale della vita e l'inizio di un altro si deve ancora valorizzare quello che noi abbiamo e non archiviarlo. Questo non significa che l'esame non possa essere migliorato".

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