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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Quirinale, Boccia (Pd): “Mattarella il più amato dagli italiani, ma non va tirato ora nella contesa”

Secondo deputato del Partito Democratico, Francesco Boccia, Mattarella va “lasciato fuori dalla contesa” della corsa al Quirinale. Certo l’indicazione di oggi, che arriva dall’Aula dove il capo dello Stato uscente ha raccolto 166 voti, hanno un valore: “Nessun segnale va sottovalutato, poi arriverà il momento in cui bisogna tirare le somme tutti insieme”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Le trattative per il Quirinale proseguono incessanti, dopo che il centrodestra ha deciso di rinunciare a contarsi su un proprio candidato e si è astenuto alla quarta votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica. Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico, ha fatto il punto sulla giornata e sulla situazione: "I numeri parlano da soli, aver scelto l'astensione per il centrodestra ha messo in evidenza i numeri reali – ha commentato davanti alle telecamere di Fanpage.it – Come abbiamo sempre detto il centrodestra non ha i numeri per eleggere il Presidente della Repubblica da solo, così come il centrosinistra. A maggior ragione è importante trovare una figura che garantisca l'unità nazionale, che parta dalla maggioranza al governo".

I dem, però, hanno ovviamente apprezzato il passo indietro del centrodestra, passato dall'idea di proporre un proprio candidato a quella di trovarne uno comune con le altre forze politiche: "Abbiamo sempre detto che se il centrodestra avesse provato a dare una spallata e a cercare i voti che mancavano avrebbero sicuramente provocato un trauma e un'inevitabile crisi – ha continuato Boccia – Invece penso che proprio il realismo, e i numeri di oggi lo dimostrano, deve portare tutti a collaborare".

Sui possibili candidati, però, il deputato dem non vuole sbottonarsi: "Non diamo giudizi sui nomi, perché non è corretto nei confronti delle persone, tutte autorevolissime – ha commentato – Quando viene fuori un nome ufficiale o ufficioso, poi ha bisogno di un lavoro comune di tutti i partiti e dei gruppi parlamentari. La traccia lasciata dal Presidente Mattarella con la nascita del governo di unità nazionale dovrebbe imporci almeno quel metodo condiviso, cioè di ripartire dalla maggioranza che in questo momento sostiene il governo". Stesso discorso vale per Draghi: "Non esprimo giudizi sulle persone, men che meno sul presidente del Consiglio – ha chiosato – Abbiamo detto fin dal primo momento che l'avremmo protetto da queste dinamiche fisiologiche. È una fase complessa, serve pazienza e bisogna completare questo lavoro".

Nel frattempo, dopo il risultato di oggi, crescono le quotazioni di un Mattarella bis: "Il Presidente è la personalità politica più amata dagli italiani, però non merita nemmeno lui di essere tirato dentro questa contesa – ha continuato Boccia – Ha fatto un passo fuori da questa arena, non tiriamolo dentro". E sul voto di oggi ha aggiunto: "Ogni segnale merita il massimo rispetto, non ci meraviglia il fatto che il Presidente Mattarella sia così amato. I deputati che non seguono le indicazioni di massima è normale che votino la persona più amata, ed è naturale che lo abbiano fatto. Nessun segnale va sottovalutato, poi arriverà il momento in cui bisogna tirare le somme tutti insieme".

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