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Quasi un milione di contagi nelle ultime due settimane: il report dell’Iss sull’epidemia in Italia

“Durante il periodo 20 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022 sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, di cui 721 deceduti”: è quanto si legge nell’ultimo report aggiornato dell’Istituto superiore di sanità sull’epidemia di Covid in Italia.
A cura di Annalisa Girardi
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Non si arresta l'impennata di contagi Covid nel nostro Paese. Nelle ultime due settimane sono stati quasi un milione: "Durante il periodo 20 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022 sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, di cui 721 deceduti", si legge nell'ultimo report aggiornato dell'Istituto superiore di sanità sull'epidemia. Questa rapida crescita dei positivi è anche dovuta alla diffusione della variante Omicron, contagiosissima secondo gli scienziati, e che si sta apprestando ad essere quella dominante in Europa. In Italia la Delta risulta ancora essere la più comune, "ma la diffusione della variante Omicron è in rapido aumento", spiega l'Iss.

I numeri impongono di proseguire e rafforzare la campagna vaccinale, sia per quanto riguarda le prime somministrazioni a chi risulta ancora scoperto, sia per le terze dosi. Infatti i ricoveri nelle terapie intensive a causa del Covid sono di oltre 25 volte più frequenti per i non vaccinati rispetto a chi ha invece ricevuto il booster. Per la precisione, sottolineano gli esperti dell'Iss, il tasso di ricovero in area critica per i non vaccinati è di 23,1 ogni 100 mila abitanti e scende a 0,9 ogni 100 mila per i vaccinati con la terza dose.

È anche vero, prosegue il report, che si stanno registrando diversi casi i reinfezione. Dal 24 agosto al 5 gennaio quelli segnalati sono stati 36.082, cioè il 2% del totale di quelli notificati. Secondo l'Istituto ad essere responsabile, almeno in gran parte, per questo fattore è l'alta circolazione della variante Omicron. La probabilità di contagiarsi nuovamente dopo essere guariti, si legge ancora nel documento, è più probabile nei non vaccinati e nei sanitari, più esposti al virus.

Infine, nel report si analizza quali sono le fasce anagrafiche più colpite dal virus in questa fase. Durante il periodo delle vacanze natalizie, tra il 20 dicembre e il 2 gennaio, tra gli 0 e i 19 anni sono stati stati segnalati 197.100 nuovi casi, di cui 832 ospedalizzati, 8 ricoverati in terapia intensiva e un decesso. Cresce quindi l'incidenza nella fascia tra i 12 e i 19 anni, in seguito all'aumento registrato già ad ottobre in quella tra i 5 e gli 11 anni. Nell'ultima settimana, però, coincisa con le vacanze di Natale e con lo stop delle lezioni, si è registrata una diminuzione in percentuale dei casi segnalati in età scolare.

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