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Quali sono i referendum che Salvini ha sottoscritto insieme ai Radicali

L’uso del Trojan, la responsabilità dei giudici, la separazione delle carriere, la custodia cautelare, la legge Severino e il Csm. I referendum che Matteo Salvini presenterà insieme ai Radicali, e per i quali raccoglierà le firme, prevedono una rivoluzione nella giustizia italiana. L’alleanza inaspettata mette pressione sulla ministra Cartabia e sulla maggioranza che sostiene il governo Draghi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Salvini e i Radicali, insieme per riformare la giustizia italiana. Uno scenario quasi impensabile fino a qualche mese fa, è diventato sempre più realistico nell'ultimo mese, fino alla puntata di Porta a Porta di giovedì scorso: "Questo Parlamento con Pd e 5 Stelle non farà mai una riforma della giustizia – ha spiegato Salvini – Per questo stiamo organizzando con il Partito Radicale una raccolta di firme per alcuni quesiti referendari". La bomba sganciata dal segretario della Lega rischia di avere un'eco enorme sia sul governo – visto che in maggioranza (soprattutto nel Pd) non l'hanno presa molto bene – che sul ministero guidato dalla tecnica Marta Cartabia. Nessuna pressione sulla Guardasigilli, assicurano Salvini e i Radicali, ma è chiaro che la raccolta firme per presentare i referendum non può passare inosservata.

I quesiti referendari che la Lega vuole presentare insieme al Partito Radicale irrigidiranno certamente i rapporti tra politica e magistratura. Secondo Repubblica, in lista ci sono l'uso del Trojan, la responsabilità civile dei giudici, la custodia cautelare, la separazione delle carriere, la legge Severino e il ruolo costituzionale del Csm. Insomma, quella che propongono Salvini e i Radicali è una rivoluzione, per cui servirebbero anche diverse modifiche costituzionali. Sull'argomento, il segretario della Lega ha aggiunto: "Raccoglieremo le 500mila firme necessarie con i Radicali per una serie di quesiti sulla giustizia, sulla responsabilità penale dei giudici, perché qualunque lavoratore che sbaglia paga".

Ai referendum da presentare sta lavorando il segretario dei Radicali, Maurizio Turco, che sottolinea "la scandalosa situazione della giustizia italiana che va profondamente riformata". Quanto messo in programma dal governo Draghi, però, non basta secondo i Radicali e – evidentemente – anche secondo Salvini. "Bene bene – commenta Emma Bonino all'Adnkronos – Sono felice per la decisione, non conosco evidentemente i quesiti che verranno proposti, ma se la Lega intende appoggiare la riforma della giustizia, nel senso che noi indichiamo da decenni, non posso che essere soddisfatta". A questo punto, secondo quanto spiega Turco a Repubblica, i quesiti verranno definiti – saranno tra gli otto e i dieci – e depositati in Cassazione tra due o tre settimane. Tempo di mettersi d'accordo, tra Salvini e Radicali.

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