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Quali Regioni potrebbero entrare presto in zona bianca con le nuove regole sul cambio colori

Dal primo giugno dovrebbero entrare in zona bianca Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna; dal 7 giugno Abruzzo, Liguria e Veneto. Ma non solo: nelle prossime settimane, infatti, anche altre Regioni potrebbero entrare nella fascia con meno restrizioni, grazie a un’incidenza dei casi in costante decrescita: vediamo in quali territori potrebbe avvenire presto il passaggio in zona bianca.
A cura di Stefano Rizzuti
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Entrare in zona bianca diventa più semplice e, così, sempre più Regioni sperano nel passaggio verso la fascia di minor rischio. Che vorrebbe dire abolizione del coprifuoco, ulteriori riaperture e sempre meno restrizioni in vigore, ferme restando quelle sull’utilizzo delle mascherine, sul distanziamento sociale e sul rispetto dei protocolli. Secondo quanto fatto trapelare da fonti di governo già dal primo giugno potrebbe avvenire il primo passaggio in zona bianca riguardante tre Regioni: Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Subito dopo, dal 7 giugno, potrebbe toccare ad altre tre Regioni, se il trend dovesse essere confermato e il calo dei contagi costante: Abruzzo, Liguria e Veneto. Nel giro di qualche settimana, comunque, sono tante le Regioni che potrebbero puntare all’ingresso in zona bianca: per capire quali sono è sufficiente dare un’occhiata agli ultimi dati, aggiornati al 13 maggio, pubblicati insieme al report settimanale dell’Istituto superiore di sanità. Ricordiamo che con il nuovo decreto Covid possono entrare in zona bianca le Regioni e le Province autonome “nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive”. Non bisogna più tenere conto, quindi, né dell’indice Rt e dello scenario di tipo 1 né della classificazione complessiva di rischio.

Quali Regioni sono quasi certe della zona bianca

Tra il primo e il 7 giugno già sei Regioni dovrebbero entrare in zona bianca. Non solo le tre – Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna – che già dall’ultimo report hanno un’incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti. Ma anche altre tre Regioni che sfiorano questi valori, stando ai dati aggiornati all’inizio della settimana in corso: parliamo di Liguria (50 casi), Veneto (55) e Abruzzo (56). In nessuno di questi casi, comunque, c’è una reale certezza, considerando che un peggioramento dei dati potrebbe ribaltare la situazione e impedire il passaggio in zona bianca. Stando all’ultimo report settimanale, comunque, almeno tre Regioni sembrano poter stare tranquille: il Friuli-Venezia Giulia ha un’incidenza di 44 casi su 100mila abitanti, Molise e Sardegna addirittura solamente di 41. Le altre tre Regioni, invece, avevano dati leggermente superiori rispetto a quelli di inizio settimana, segno che il trend è positivo e in decrescita: Abruzzo e Liguria erano a 62 casi, il Veneto a 68.

Quali altre Regioni possono sperare nella zona bianca

Come detto, però, ci sono anche altre Regioni che sperano di poter entrare in zona bianca, anche se non ci sono stati annunci da parte del governo. Prima, però, vediamo quali territori sono al momento più lontani dalla zona bianca, ovvero tutti quelli in cui nell’ultima settimana l’incidenza era superiore ai 100 casi ogni 100mila abitanti: Basilicata 120, Calabria 112, Campania 146, Piemonte 106, Puglia 117, Toscana 112 e Valle d’Aosta 156. Per queste Regioni sembra difficile pensare alla zona bianca prima di un mese, se non di più. Decisamente più vicine al valore soglia ci sono invece Trento (71 casi ogni 100mila abitanti) e Umbria (75). Per questi territori la speranza potrebbe essere quella di un passaggio in bianco dal 14 giugno. Ma in caso di ulteriore miglioramento dei dati anche tante altre Regioni possono sperare in un arrivo della zona bianca da metà giugno o poco dopo: Lazio (95 casi ogni 100mila abitanti), Lombardia (87), Marche (99), Bolzano (84), Sicilia (96) ed Emilia-Romagna (100). Va inoltre segnalato che già in questi giorni l’incidenza in molte di queste Regioni è in netto calo e la soglia dei 50 si potrebbe avvicinare già dal prossimo monitoraggio settimanale.

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