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Quali Regioni cambieranno colore oggi: i possibili passaggi in zona rossa e arancione

Il consueto monitoraggio settimanale del venerdì e le conseguenti ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, dovrebbero ridisegnare la mappa dell’Italia: cambiano quindi i colori per alcune Regioni. Il Lazio e il Veneto sperano nel passaggio in zona arancione, mentre è praticamente certa la zona rossa per la Valle d’Aosta. In bilico la Toscana.
A cura di Stefano Rizzuti
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I dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità verranno comunicati oggi, come avviene ogni venerdì. E saranno seguiti dalle ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, con le quali alcune Regioni potranno cambiare colore, ridisegnando la mappa dell’Italia. Il Paese continuerà a essere diviso tra zone arancioni e zone rosse anche la prossima settimana, con l’eccezione dei giorni di Pasqua: il 3, 4 e 5 aprile tutto il territorio nazionale sarà in zona rossa. Ma da lunedì (o martedì, dipende dai casi e dalle ordinanze) qualche Regione potrebbe cambiare colore. Restano in rosso Campania, Emilia-Romagna e Lombardia, mentre sperano nell’arancione il Lazio (quasi certo del passaggio) e il Veneto. Va verso il rosso la Valle d’Aosta, mentre dovrebbe restare in arancione la Toscana, anche se è in bilico così come la Calabria. Attualmente in zona rossa ci sono: Campania, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e provincia di Trento. In tutti questi territori, a eccezione di Lazio e Veneto, l’incidenza dei casi è superiore ai 250 contagi ogni 100mila abitanti, il che rende inevitabile la permanenza in rosso. In zona arancione ci sono invece Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Bolzano.

Chi rischia di passare in zona rossa

In questi giorni la Regione considerata più a rischio di passare in zona rossa è stata la Toscana. Secondo il suo presidente, Eugenio Giani, però, i dati al limite basterebbero per evitare il passaggio in rosso. I nuovi casi ogni 100mila abitanti sono 248, con la soglia che fa scattare l’automatismo fissata a 250. L’Rt, invece, è intorno a 1,10, con quota limite a 1,25. Quasi certo il passaggio della Valle d’Aosta in rosso da lunedì, tanto che la Regione sta pensando di far scattare le misure più restrittive già da sabato 27 marzo: l’incidenza ha superato i 250 casi e l’Rt potrebbe attestarsi attorno all’1,75. Altra Regione a rischio, quasi esclusivamente per l’indice Rt, è la Calabria: potrebbe però risparmiarsi la zona rossa grazie a un’incidenza dei contagi bassa.

Chi potrebbe passare dalla fascia rossa all’arancione

Il Lazio sembra certo di un passaggio alla zona arancione: l’Rt è a 0,99 e l’incidenza dei casi è ben al di sotto dei 250. Inoltre, spiega la stessa Regione, il numero di focolai è in discesa. Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha annunciato che con il passaggio in arancione le scuole torneranno in presenza, almeno asili, elementari e medie, con le superiori che applicheranno la didattica a distanza. Il rientro è previsto per martedì 30 marzo, considerando che l’ordinanza che porta il Lazio in rosso varrà anche lunedì 29. Zingaretti aggiunge: “Dopo Pasqua potranno riaprire le superiori, garantendo agli studenti di fare il tampone rapido gratuito e senza certificato medico in tutti i drive in della Regione”. Spera nella zona arancione anche il Veneto, i cui valori sono al limite: come spiegato dal presidente Luca Zaia, l’Rt è attorno a 1,21 e l’incidenza è molto vicina ai 250 casi ogni 100mila abitanti.

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