Puglia, ex consigliere regionale rinuncia a un vitalizio di 4.300 euro: “E’ immorale”

Sergio Blasi, ex segretario regionale del Partito Democratico e sindaco di Melpignano, oltre che uno dei fondatori della Notte della Taranta, ha rinunciato al vitalizio di 4.322 euro lordi che pure gli spetterebbe di diritto essendo stato consigliere regionale: "Rinuncio al vitalizio perché è ingiusto", ha dichiarato Blasi, per poi aggiungere: "C'e' qualcosa di profondamente ingiusto nel fatto che un consigliere regionale dopo solo 5 anni di lavoro, peraltro ben pagato, debba maturare una lauta pensione. E' un privilegio che stride con la realtà di un paese nel quale, come pochi giorni fa ha evidenziato la Caritas, più di una persona su quattro vive in povertà. Chi fa politica a sinistra deve impegnarsi in prima persona per smantellare quei privilegi che hanno contribuito al divorzio tra la politica e i cittadini. Il crescente astensionismo alle elezioni e lo svuotamento dei partiti dalla partecipazione della gente comune sono fenomeni che mi preoccupano più di tutto. E siccome senza gesti concreti anche le teorie più affascinanti diventano poco credibili, ho semplicemente messo in pratica quello che penso, rinunciando al vitalizio regionale".
Lo scorso anno aveva fatto discutere e anche incuriosito non poco la decisione di Mauro Riccioni, sindaco di un piccolo comune marchigiano che rinunciò completamente all'indennità, ai rimborsi spese e al telefono cellulare per devolvere tutto alle casse del comune, con lo scopo di ripianare i debiti e garantire il funzionamento della mensa scolastica.