Posti di lavoro falsi in cambio di voti, arrestato consigliere regionale

Il consigliere regionale della Calabria Antonio Rappoccio è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza con le accuse di associazione a delinquere, truffa e voto di scambio. Secondo l'accusa, infatti, l'esponente politico del Pri, che sostiene il Governatore Scopelliti alla Regione Calabria, avrebbe messo in piedi insieme ad altre persone una vera e propria società per truffare giovani disoccupati calabresi e indurli a votare per lui nel 2010 in cambio di posti di lavoro poi rivelatisi falsi. Secondo l' avvocato generale dello Stato, che ha avocato l’inchiesta dalla procura di Reggio Calabria, il sistema era ben congeniato e attraverso alcune cooperative messe in piedi per l'occasione Rappoccio aveva organizzato dei finti concorsi attraverso i quali faceva finta di assumere i disoccupati che gli garantivano i voti. Non solo, i poveri malcapitati erano costretti a versare anche una quota di iscrizione di 15 euro per la cooperativa e altri 20 euro per il fantomatico concorso.
L'organizzazione usava i telefoni degli uffici Comunali – Visto che il sistema aveva funzionato bene per la sua elezione in Regione, Rappoccio secondo l'accusa avrebbe usato lo stesso metodo anche nel 2011 per cercare di far eleggere in Consiglio comunale Elisa Campolo, ma questa volta il colpo non è riuscito. I progetti del consigliere prevedevano lo stesso metodo anche per le prossime elezioni politiche, ma le Fiamme Gialle lo hanno stoppato in tempo. Tra le accuse per Rappoccio anche il peculato visto che per contattare i giovani disoccupati la sua organizzazione ha usato i telefoni installati negli uffici del Comune di Reggio Calabria