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Ponte sullo Stretto, Santillo (M5S) a Fanpage: “Nessun progetto vero, solo una mancetta elettorale da 15 miliardi”

Il senatore del Movimento 5 Stelle Agostino Santillo contesta duramente l’annuncio del via libera definitivo al Ponte sullo Stretto di Messina, e a Fanpage.it dice: “Il progetto non esiste. È una scelta propagandistica e pericolosa, con costi enormi e rischi sottovalutati”.
A cura di Francesca Moriero
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Il Ponte sullo Stretto di Messina si farà. Dopo decenni di annunci e dietrofront, il Cipess ha infatti approvato il progetto definitivo nella riunione presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e dalla premier Giorgia Meloni: "Sarà il ponte a campata unica più lungo del mondo, una grande opera che farà da acceleratore di sviluppo", ha dichiarato Salvini. Ma non tutti ci credono. Anzi, dal Movimento 5 Stelle arriva una dura critica, che solleva dubbi di legittimità e concretezza: "In realtà questo progetto non esiste", dice a Fanpage.it, senza mezzi termini, il senatore M5S, Agostino Santillo, ingegnere e Vicepresidente Commissione Ambiente e territorio alla Camera.

"Bisogna essere onesti con i cittadini: se si vuole chiamare ‘progetto', allora servono dei documenti. Ma quei documenti mancano. Al punto che lo stesso Salvini ha ottenuto, grazie a questa maggioranza, la possibilità di procedere a ‘spezzatino', e cioè: prima si apre il cantiere, poi si fa il progetto. È un'assurdità".

Santillo (M5S): "Una mancetta elettorale da 15 miliardi"

Per Santillo il parere del Cipess, rilanciato con enfasi dal governo, non ha poi valore tecnico: "È un organismo di pianificazione finanziaria, non un comitato tecnico. Che lo si voglia spacciare come via libera sostanziale è pura propaganda. Parliamo di una ‘mancetta elettorale' che Salvini vuole a tutti i costi". Anche i numeri preoccupano, quasi 15 miliardi di euro. "È uno spreco colossale, Come si fa però a parlare di tempi e costi senza un progetto?", dice ancora Santillo. "Si rischia poi una violazione della normativa comunitaria, perché si affida tutto al primo soggetto che aveva contrattualizzato l'appalto. Si parla di un incremento massimo del 50% dell’importo originario, ma il riferimento non è quello iniziale, bensì l’importo aggiornato al 2011. È tutto opaco". E poi c’è la questione dell'utilità rispetto ai tempi di attraversamento dello Stretto: "Salvini dice che col ponte si impiegherebbero 15 minuti per attraversare, ma sa meglio di noi che col potenziamento del collegamento dinamico, quindi con le giuste navi traghetto che portano anche vagoni ferroviari e auto, si potrebbe tranquillamente arrivare a mezz’ora con costi molto inferiori rispetto a un ponte".

Il senatore M5S segnala poi anche le gravi criticità ambientali e di sicurezza: "Il parere sul rischio sismico ancora non c'è stato. Doveva arrivare sul progetto definitivo, ma quel progetto, ripeto, non esiste. La valutazione di impatto ambientale, invece, è già negativa. Per superare questi ostacoli, il governo sperava in un via libera dall'Europa. Ma l'UE ha chiarito che si può procedere solo se non ci sono alternative. E invece l'alternativa c'è: potenziare i collegamenti esistenti".

Di fronte al rischio che l'opera venga bocciata, qualcuno ha tirato in ballo anche l'utilità militare del ponte; Santillo però è perplesso: "Che significa ‘fini militari'? Anzi, è probabile che le mega-navi militari del futuro non passino sotto il ponte. Potrebbe essere un ostacolo più che una risorsa. E poi mancano studi fondamentali, come quello sull'impatto del trasporto merci; se il ponte diventasse un vincolo, alcune compagnie potrebbero evitare l'Italia e scegliere rotte alternative, magari passando dalla Tunisia. È un problema enorme, che non è stato assolutamente valutato".

Senza la Corte dei Conti, la copertura finanziaria è fittizia

Infine, secondo Santillo, anche le coperture finanziarie sarebbero incerte: "Non è nemmeno veritiero dire che l'opera è pienamente finanziata. Manca ancora il passaggio decisivo della Corte dei Conti. Un'opera del genere, senza tutte le autorizzazioni tecniche e ambientali, senza progetti definitivi, con questi costi e queste opacità, è solo un azzardo che non possiamo permetterci".

Il Movimento 5 Stelle ha già depositato la scorsa settimana una serie di atti parlamentari, a prima firma dello stesso senatore Santillo e insieme ai gruppi di Alleanza Verdi-Sinistra e Partito Democratico, per chiedere conto delle criticità sollevate e vigilare sulla legittimità dell’intera operazione: "Non ci fermeremo", conclude, "finché non verrà fatta piena chiarezza, nel rispetto delle regole, dell'ambiente e delle vere priorità del Paese".

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