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Piantedosi incontra ministro israeliano Katz: “Lavoriamo per cessate il fuoco e liberazione ostaggi”

Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, oggi ha incontrato al Viminale quello degli Affari esteri israeliano Israel Katz, insieme a una delegazione di familiari degli ostaggi ancora sotto il controllo di Hamas.
A cura di Annalisa Girardi
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Bisogna lavorare per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi: lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che oggi ha incontrato al Viminale quello degli Affari esteri israeliano Israel Katz, insieme a una delegazione di familiari degli ostaggi ancora sotto il controllo di Hamas. A loro Piantedosi ha espresso "la sua personale solidarietà e quella del governo italiano per il terribile dolore", ricordando che il governo italiano "ha condannato fin dall'inizio l'orribile attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso, ed è da tempo impegnato nel prevenire e contrastare ogni forma di antisemitismo, totalmente incompatibile con i principi e i valori della Costituzione".

Il ministro dell'Interno ha anche sottolineato come dopo gli attacchi del 7 ottobre abbia subito dato "impulso al rafforzamento delle misure a protezione degli obiettivi israeliani sensibili su tutto il territorio nazionale". Non solo: "Inoltre grazie al potenziamento dell'attività info-investigativa e a un attento e costante monitoraggio ad opera delle Forze di Polizia e della nostra intelligence, siamo riusciti a intercettare pericoli di minacce terroristiche, procedendo anche con arresti".

Oltre al lavoro per la liberazione degli ostaggi, Piantedosi ha spiegato che il governo sta "portando avanti attivamente gli sforzi per un cessate il fuoco", insieme all'ingresso "di maggiori aiuti umanitari a Gaza".

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato di aver presentato al suo omologo "il progetto italiano ‘food for Gaza' per far arrivare alla popolazione civile palestinese i nostri aiuti e investiremo 20 milioni dei fondi di cooperazione e sviluppo, assieme con la Fao, il Pam, la Croce Rossa, la Mezza luna rossa e la Protezione civile italiana". Per poi aggiungere: "La nostra proposta è stata valutata positivamente, tant'è che nel gruppo di lavoro coinvolgeremo anche rappresentanti dell'ambasciata israeliana per consentire l'ingresso degli alimenti".

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