Piantedosi dice che Paragon mente, ma non spiega perché: “Il direttore Cancellato non è stato spiato illegalmente”

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha detto la sua sul caso dello spyware Graphite, e in particolare sulle ultime dichiarazioni dell'azienda Paragon Solutions. Il produttore israeliano di spyware in una nota ha fatto sapere di aver "offerto al governo e al parlamento italiano un modo per determinare" se il suo sistema fosse stato usato contro il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato. Ma il governo e il Parlamento italiani si sarebbero sfilati. Davanti a questo rifiuto di collaborare, Paragon avrebbe quindi rescisso unilateralmente il contratto.
"È stato pubblicato il 5 giugno la relazione del Copasir: secondo gli atti ufficiali non è stato intercettato illegalmente" il direttore di Fanpage Francesco Cancellato, ha detto il titolare del Viminale, ospite a Otto e Mezzo su La 7 rispondendo a una domanda sul caso. Alla domanda se la società Paragon abbia affermato il falso in relazione allo spionaggio ai danni del diretto di Fanpage.it, Piantedosi ha risposto così: "Da quello che dice il Copasir evidentemente sì".
"Il fatto che Cancellato sia stato intercettato illegalmente è stato smentito dal Copasir, non dal governo", ha ribadito il ministro. "Basta leggere quello che dice il Copasir", ha ripetuto, incalzato dalle domande della giornalista Lilli Gruber.
"Trovo molto strano che ci sia una società che fornisce un servizio del tutto riservato e che invece è stato messo in piazza proprio da questa società", ha detto ancora Piantedosi, salvo poi correggersi quando Gruber gli ha fatto notare che è stata Meta ad avvertire Cancellato, e anche il cappellano di Mediterranea Don Mattia Ferrari, dello spionaggio.
Sul fatto poi che il governo non abbia accettato la collaborazione di Paragon per risalire alle origini dello spionaggio, il ministro dell'Interno ha continuato a ripetere: "Hanno smentitofonti di intelligence, ha smentito il Copasir".
Il ministro ha aggiunto poi di essere a conoscenza di alcune informazioni in qualità di titolare del Viminale, ma non è entrato nel merito. "Io sono informato per la parte di cui il ministro dell'Interno deve essere informato, posso confermare che ritrovo in queste smentite del Copasir e delle fonti di intelligence la verità". Piantedosi ha inoltre aggiunto di non aver mai parlato del caso né con Giorgia Meloni né con il sottosegretario Mantovano, che ha la delega ai Servizi: "Non mi è mai risultato che" Cancellato "fosse intercettato, men che meno illegalmente".
Cosa ha detto Paragon sulle intercettazioni illegali ai danni di Fanpage.it
L'azienda che ha prodotto lo spyware Graphite, Paragons Solutions, ha fatto sapere in una nota di aver offerto sia al governo che al Parlamento italiano una via per determinare se il suo sistema fosse stato utilizzato contro il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato "in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali". L'azienda ha quindi accusato il governo di non aver voluto utilizzare gli strumenti messi a disposizione: "Poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione, Paragon ha risolto i suoi contratti in Italia".
I Servizi segreti hanno però risposto, sostenendo che la proposta di Paragon non era accettabile perché si sarebbe trattato di "pratiche invasive, non verificabili nell'ampiezza, nei risultati e nel metodo e, pertanto, non conformi alle esigenze di sicurezza nazionale".
Le stesse fonti del Dis sono intervenute anche per smentire l'interruzione unilaterale da parte di Paragon dei contratti, spiegando che il 14 febbraio scorso le Agenzie di intelligence e Paragon Solutions "decisero di comune accordo la sospensione dell'uso dello spyware Graphite. La notizia ebbe grande evidenza mediatica, senza incontrare mai rettifica o smentita da alcuna delle parti. Fra Agenzie di intelligence e Paragon in data 12 aprile 2025 si è poi pervenuti alla decisione di siglare il ‘documento che conclude le relazioni commerciali fra le parti, senza ulteriori richieste o incombenze'. Quindi, non vi è mai stata rescissione unilaterale a seguito di presunte condotte illegali delle Agenzie di intelligence italiane".
Il Comitato parlamentare oggi pomeriggio ha smentito l'ultima versione di Paragon, preannunciando di essere pronto a desecretare i contenuti dell'audizione dell'azienda: "Il Comitato si riserva di desecretare, in via straordinaria il resoconto stenografico della citata audizione anche a tutela della serietà del lavoro svolto la cui ampiezza e livello di approfondimento, senza precedenti, si sono spinti ben oltre le consuete attività di verifica e hanno visto, per la prima volta, un riscontro personale diretto da parte dei componenti del Copasir che hanno potuto interrogare, peraltro, il sistema usato per le captazioni".