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Perché si sta riparlando tanto dell’ex presidente dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco

Ultimamente si sta riparlando molto del caso dell’ex senatore, ministro e presidente dell’Abruzzo, Ottaviano Del Turco, dopo la decisione dell’Ufficio di presidenza del Senato di sospendergli il vitalizio per la condanna definitiva per induzione indebita pronunciata dalla Corte di Cassazione nel 2018. Del Turco è gravemente malato e molti chiedono a Palazzo Madama di tornare sui suoi passi e restituire la pensione all’ex parlamentare.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ottaviano Del Turco, ex senatore, ministro dell'Economia e presidente della Regione Abruzzo, è tornato al centro della cronaca negli ultimi giorni. Si è ricominciato a parlare insistentemente del suo caso, sollevato soprattutto da amici, conoscenti ed ex colleghi di Del Turco, perché l'Ufficio di presidenza del Senato gli ha revocato il vitalizio per la condanna in via definitiva a 3 anni e 11 mesi pronunciata dalla Corte di Cassazione nell'ottobre 2018 per induzione indebita, a proposito delle vicende della Sanitopoli abruzzese che culminarono con il suo arresto nel luglio del 2008. Quindi lo stop alla pensione da ex parlamentare è arrivato nonostante le sue condizioni di salute siano precarie da tempo: è malato di tumore e altre patologie.

Le vicende giudiziarie di Del Turco iniziano nell'estate del 2008, quando viene arrestato, insieme ad altre decine di persone, con le accuse di associazione per delinquere, truffa, corruzione e concussione. All'epoca era presidente della Regione Abruzzo, carica che abbandono immediatamente. Nel 2013 la condanna in primo grado a 9 anni e 6 mesi di reclusione, con la conferma di tutte i reati per cui era stato arrestato, poi, con il passare degli anni era stato prosciolto dalle accuse di associazione per delinquere, corruzione e falso dalle Corti d'Appello di Perugia e L'Aquila. L'ultima a pronunciarsi era stata, ad ottobre 2018, la Corte di Cassazione, che lo aveva condannato definitivamente a 3 anni e 11 mesi di reclusione per induzione indebita.

Del Turco, che ha compiuto 76 anni lo scorso novembre, è stato segretario generale della Cgil, segretario del Psi, senatore, ministro e poi presidente della Regione Abruzzo. Ora vive nella sua casa di Collelongo, in provincia di L'Aquila, in condizioni di salute definite disperate dalla stampa locale. Tra i tanti che si sono schierati accanto a lui c'è l'ex compagno di partito, Claudio Martelli: "L’ufficio di presidenza del Senato ha tolto il vitalizio a Ottaviano Del Turco, condannato senza prove dopo mesi di carcere preventivo – ha scritto l'ex ministro su Facebook – Del Turco, malato di tumore e affetto da Alzheimer e Parkinson da più di un anno, è segregato in casa in stato di incoscienza". Poi Martelli ha spiegato il perché dell'indignazione che sta venendo fuori da una parte dell'opinione pubblica: "Essere puniti retroattivamente per reati che non esistevano al momento della presunta commissione dei fatti è già un’oscenità giuridica contro la Costituzione, infierire su un uomo già perseguitato da una condanna ingiusta, cui resta solo un fil di vita, è una barbarie immorale, incivile e disumana".

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