Perché non ci saranno nuove misure contro il Covid nonostante il boom di contagi

Nessuna nuova misura restrittiva Covid, nonostante i contagi stiano risalendo vertiginosamente (e secondo alcuni esperti sono anche sottostimati). Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha spiegato chiaramente a Rainews24 che "al momento sul tavolo del governo non c'è nessuna misura restrittiva all'esame". I dati "ci dicono che siamo in una fase certamente positiva e gestibile, dobbiamo monitorare con grande attenzione – ha sottolineato – Valuteremo quelli che saranno gli scenari nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, ma credo che sia anche sbagliato dire che sarà un autunno catastrofico". E poi ha rilanciato: "Credo che oggi gli italiani, dopo due anni e mezzo di restrizioni e sofferenza, abbiamo bisogno di messaggi positivi e rassicuranti".
Insomma, se da un lato la proposta di Costa di cancellare l'isolamento per i positivi sembra essere stata accantonata (anche se non c'era alcun accordo già in principio), dall'altro non saranno fatti passi indietro: "Ho sempre detto che l'obiettivo è arrivare a convivere con il virus e convivere significa prendere anche in considerazione l'ipotesi che chi è positivo e asintomatico possa evitare isolamento e la quarantena – ha però insistito questa mattina il sottosegretario – è un ragionamento che andrà fatto più avanti, ma prima o poi dovremo porci il problema, altrimenti rischiamo di ribloccare il Paese". E ancora: "Oggi abbiamo non solo positivi asintomatici che sono in casa a fare la quarantena, ma anche inconsapevolmente sono in giro".
"Credo che convivenza significhi prendere atto che siamo in una fase endemica – ha sottolineato ancora Costa – ovviamente dobbiamo attendere che passi questo momento di innalzamento dei contagi, che fortunatamente non sta producendo una pressione sui nostri ospedali, dove i numeri sono ancora ampiamente sotto controllo". Insomma, il messaggio del sottosegretario alla Salute è chiaro: niente panico, è tutto normale, anche se ci sono ottantamila casi al giorno. "Credo che dobbiamo veicolare correttamente prudenza e senso di responsabilità – ha concluso – e non messaggi di allarmismo e di paura".