video suggerito
video suggerito
Presidenza Trump

Perché la borsa italiana è crollata dopo i dazi imposti da Trump

Oggi la Borsa italiana ha chiuso con un nettissimo -6,5%, un tracollo tale da cancellare quasi del tutti i guadagni registrati dall’inizio dell’anno. Il motivo sono i dazi imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump, che hanno causato forti incertezze su tutti i mercati mondiali – anche a Wall Street.
A cura di Luca Pons
394 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Gli effetti dei dazi imposti da Donald Trump si fanno sentire anche sui mercati finanziari: oggi l'indice Ftse Mib, della Borsa di Milano, è crollato del 6,5%. Per rendere l'idea, dopo l'11 settembre 2001 il calo era stato del 7,6%. Il tracollo di oggi ha di fatto quasi cancellato i guadagni che la borsa aveva registrato dall'inizio del 2025.

E il mercato italiano non è stato l'unico a subire gli effetti dei dazi, ovviamente. Oggi Wall Street ha registrato un calo fortissimo per il secondo giorno di fila, anche a causa della risposta della Cina, che ha annunciato controdazi del 34% su tutti i prodotti Usa a partire dalla prossima settimana. Una mossa che fa pensare che probabilmente l'innalzamento delle barriere al commercio non finirà a breve, con un qualche accordo tra i due Paesi.

I mercati hanno reagito sia agli effetti negativi che i dazi possono avere, bloccando i commerci internazionali, sia all'incertezza. Come ha detto Carlo Carnevale Maffè, docente di Strategia aziendale all'università Bocconi di Milano, a Fanpage.it, c'è un "effetto di incertezza che pagano tutti. Quando si introducono delle tariffe, si mette della sabbia negli ingranaggi dell'economia mondiale". E visto che in questo caso i dazi hanno colpito quasi tutti i Paesi del mondo, in modo sistematico, non è chiaro se e quando potranno cambiare.

Trump stesso, sul suo social di riferimento Truth, ha scritto: "Le mie politiche non cambieranno mai". Ma se da una parte la ‘rassicurazione' serve a poco, visto che i dazi in sé pongono moltissimi problemi all'economia mondiale, dall'altra quella del tycoon è un'affermazione poco credibile, considerando quante volte il presidente Usa ha fatto marcia indietro su una promessa o una misura.

Quella di Milano è stata la Borsa con il risultato peggiore in Europa, dato che tutte le altre hanno perso attorno ai quattro punti percentuali, mentre qui si è arrivati al -6,5%. Una perdita da circa 47 miliardi di euro. Questo può avere a che fare anche con il fatto che l'Italia è uno dei Paesi più direttamente coinvolti dalle tariffe, dato che è uno di quelli che commercia di più con gli Stati Uniti.

I mercati probabilmente anticipano le difficoltà che potrebbero arrivare con i dazi nei prossimi mesi, soprattutto se Trump rispetterà la sua promessa di "non cambiare" le proprie politiche. Anche se molti ipotizzano che sia pronto a usare i dazi come strumento di negoziazione, e quindi ad abbassarli se i Paesi colpiti faranno delle concessioni. In caso contrario potrebbe esserci un rallentamento degli scambi e degli investimenti, un nuovo aumento dell'inflazione, e di conseguenza la necessità delle banche centrali di rialzare i tassi d'interesse. Cosa che ricadrebbe sui cittadini e anche sulle aziende, come visto negli ultimi anni.

Non a caso Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve, la banca centrale degli Usa, oggi ha detto che l'inflazione crescerà e quindi per il momento non ha intenzione di tagliare i tassi. Trump sui social l'ha chiamato in causa: "Questo sarebbe il momento perfetto di tagliare i tassi. Powell è sempre in ritardo ma potrebbe cambiare la sua immagine rapidamente. Jerome, taglia i tassi di interesse e smettila di fare politica".

394 CONDIVISIONI
150 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views