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Perché il figlio del presidente dell’Uganda ha offerto 100 mucche a Giorgia Meloni, futura premier

Il figlio del presidente dell’Uganda, il generale Muhoozi Kainerugaba, ha offerto a Giorgia Meloni, premier in pectore, 100 mucche. Sui social scoppia il caso per l’insolita proposta, con evidenti scopi denigratori.
A cura di Annalisa Cangemi
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Una provocazione, una battuta di cattivo gusto, o un attacco sessista da prendere molto sul serio. Non è chiaro l'intento dell'offerta singolare che il generale ugandese Muhoozi Kainerugaba, comandante in capo delle forze di terra nonché figlio del presidente Yoweri Museveni, ha fatto via social a Giorgia Meloni, che a breve potrebbe prendere le redini del nuovo governo, diventando la prima presidente del Consiglio donna in Italia.

Il figlio del presidente dell'Uganda, dal suo account Twitter ufficiale, ha offerto per la presidente di Fratelli d'Italia, premier in pectore, 100 mucche Nkore, bovini di pregio allevati da una comunità bantu dell'Uganda sud-occidentale. "Quante mucche regaleresti al prossimo primo ministro dell'Italia?" ha chiesto Kainerugaba ai suoi followers. Non è chiaro se siamo davanti a un modo per omaggiare o sostenere la futura premier, che il generale definisce "senza paura e sincera", o se, più probabilmente, si tratti di un modo per dileggiarla, mettendola alla berlina sui social, delegittimando la sua posizione di potere, inaccettabile per chi ha una visione maschilista della società. In ogni caso, se anche fosse mossa dalle migliori e sincere intenzioni, la consuetudine di offrire in dono dei capi di bestiame – presentati tradizionalmente come dote alla famiglia della futura sposa – per esprimere apprezzamento a una donna, in questo caso leader di un partito, è senz'altro una pratica che vuole rimarcare una differenza, una forma abbastanza esplicita di discriminazione, emanazione di un mondo patriarcale in cui la donna è considerata inferiore, e non può certo arrivare ai piani alti del potere.

"Le regalerei subito cento mucche Nkore", assicura il generale. I suoi tweet hanno ricevuto migliaia di "like", anche perché il profilo del generale, considerato un possibile successore di Museveni, ha più di 580mila follower.

È lo stesso generale a spiegare in un tweet successivo il perché di questa insolita proposta, spiegando che un regalo del genere è nella sua cultura un gesto di rispetto nei confronti della donna e un semplice complimento, senza ulteriori doppi sensi: "Per i miei amici italiani, queste sono mucche Nkore. Le mucche più belle della terra. So che gli europei danno alle ragazze che amano i fiori? Non l’ho mai capito. Nella nostra cultura a una ragazza regali una mucca", ha scritto pubblicando un'immagine dei bovini in fila all'abbeveratoio, il mantello scuro e le caratteristiche corna arcuate.

Il dibattito scoppiato sulla piattaforma Twitter è arrivato anche sugli account italiani. Tra le risposte con più "like" quella dell'utente Massimo Pilloni, che ha invitato a immaginarsi una serata al ristorante con una ragazza. "Un fiore, magari una rosa, è leggero e facile da portare; una mucca invece non potrebbe neanche entrare, bisognerebbe lasciarla fuori con il rischio che venga portata via da qualcuno". Il generale ha risposto così: "Massimo, non lascerei la mucca da nessuna parte; potremmo cenare con lei accanto".

In un altro profilo italiano si legge: "Il generale ugandese non molla: dopo aver offerto 100 vacche per Giorgia Meloni, ha anche trovato il mediatore per negoziare l'acquisto della sposa. Che dite? La vendiamo?". E il tweet in questione è stato anche ritwittato dal generale. Il tenore dei commenti sembra irriverente, e sfiora l'offesa esplicita. Kainerugaba alla fine ha rimosso un post dal significato sicuramente ambiguo: "Se i romani non accettano le mucche vuol dire che dovremo prendere Roma; ci metteremmo pochi giorni". Un inspiegabile tono minaccioso, che deve essere sembrato eccessivo allo stesso autore, che infatti lo ha cancellato.

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