Perché a Bologna il Comune distribuirà gratuitamente pipe per fumare crack

Il Comune di Bologna distribuirà gratuitamente pipe di alluminio per fumare crack a chi soffre di dipendenza. L'iniziativa avrà il via nelle prossime settimane, con degli operatori in strada e in un centro dedicato. Fa parte di un programma di cosiddetta "riduzione del danno": è un approccio alle dipendenze che mira a non condannare e emarginare chi usa droghe, ma a venirgli incontro cercando di limitare i danni per la salute per quanto possibile, e nel frattempo fornendo gli strumenti per ridurre progressivamente il consumo fino ad abbandonarlo. La notizia ha causato la dura reazione politica del centrodestra, che si è scagliata sull'amministrazione usando le solite formule generiche legate alla dipendenza: "La è morte e fa schifo, va fermata, non incentivata", ha dichiarato Matteo Salvini.
Cosa farà il Comune di Bologna: il piano per ridurre il danno del crack distribuendo pipe
Ad annunciare l'iniziativa è stata l'assessora alla Salute Matilde Madrid. Concretamente, si parla di 300 pipe che il Comune acquisterà, per un costo complessivo di circa 3.500 euro. I dati dell'Ausl indicano che nella provincia di Bologna al 30 giugno c'erano 581 persone in carico che consumano crack; un numero in crescita rispetto al 353 del 2023. Anche per questo l'amministrazione ha deciso di intervenire.
La politica di riduzione del danno, ha spiegato Madrid, "punta principalmente a intercettare queste persone". Distribuire strumenti puliti permette di ridurre "patologie secondarie come sanguinamenti, tracheiti, infezioni derivate dall'utilizzo di materiali improvvisati e condivisi. Per questo la estendiamo". Come detto, la distribuzione non si limiterà alle pipe, ma saranno inclusi materiali per la prevenzione. In generale, si inserirà in un più ampio programma di politiche di contrasto alle dipendenze.
Il Comune aveva già condotto una sperimentazione su piccola scala, con 40 persone, tra aprile e luglio dello scorso anno. Erano soprattutto uomini, con un'età media di 35 anni, e la grande maggioranza di loro tendeva a condividere gli strumenti usati per inalare il crack, soprattutto perché non ne avevano abbastanza. La sperimentazione aveva mostrato che dopo due mesi le persone coinvolte avevano ridotto l'uso di materiali di fortuna dannosi per inalare, avevano fumato meno spesso e non avevano più avuto problemi respiratori, mal di gola, ustioni sulle labbra o ulcere alla bocca.
La riduzione del danno esiste da decenni, anche in Italia
Diversi studi condotti negli anni hanno mostrato che politiche di questo tipo non incentivano al consumo di droghe, anzi. Dare pipe pulite a chi fuma crack o altre sostanze stupefacenti ha diversi effetti positivi per la salute. Per chi la riceve, l'alternativa naturalmente non sarebbe evitare il consumo di sostanze, ma spesso usare materiali di fortuna: lattine, bottigliette di plastica, o altri oggetti non fatti per essere surriscaldati. Inalando, si fanno danni ancora peggiori.
La riduzione del danno non è un approccio nuovo: nel 2024 era presente nelle politiche di 108 Paesi al mondo, mentre erano 93 gli Stati che prevedevano almeno un programma di distribuzione di aghi e siringhe sterili per il consumo di sostanze stupefacenti. Il dato viene dal rapporto annuale dell'organizzazione Harm reduction international. Tra questi Paesi c'è anche l'Italia, dove le politiche di riduzione del danno esistono dal 1994 (anche se è stata introdotta tra le prestazioni obbligatorie della sanità pubblica solo nel 2017, e non in tutte le Regioni).
Quando si parla di sostanze diverse dal crack (come eroina, metanfetamine, fentanyl o altre a seconda del contesto) la distribuzione di pipe offre un altro vantaggio: incentiva le persone a fumare, invece di usare siringhe. Questo riduce il rischio di overdose, perché la sostanza viene assorbita più lentamente dall'organismo se è inalata e non iniettata. In più, limita le infezioni e la trasmissione di malattie che possono derivare dalla condivisione di siringhe.
La reazione del centrodestra, Salvini: "La droga fa schifo", FdI: "Denunciamo il sindaco"
La reazione politica del centrodestra, però, non ha tenuto conto del fatto che la riduzione del danno sia un approccio consolidato che esiste da decenni, né del fatto che Bologna non sia la prima città al mondo a distribuire pipe per crack, né della sperimentazione effettuata dal Comune lo scorso anno. "La droga è morte e fa schifo. Va fermata, non incentivata", ha dichiarato Matteo Salvini a margine del Meeting di Rimini. "Le forze politiche responsabili che hanno a cuore la salute dei nostri giovani combattono ogni droga e contrastano la cultura dello sballo. Le forze politiche irresponsabili favoriscono l'uso delle droghe e legittimano la cultura del degrado", ha scritto in una nota il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.
Dura anche la risposta di Fratelli d'Italia. Il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami, bolognese, ha commentato: "Il Comune a guida Pd ha deciso la distribuzione gratuita di pipe in alluminio per consentire l'inalazione di sostanze a base di cocaina. Il tutto a spese dei cittadini bolognesi. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la droga fa schifo!". Il senatore Marco Lisei ha parlato di "Comune spacciatore", l'eurodeputato Stefano Cavedagna ha affermato che denuncerà il sindaco Lepore e la giunta "per incitazione al consumo e allo spaccio di droghe"
A livello locale, il consigliere comunale bolognese Detjon Begaj ha risposto alle critiche: "Cavedagna e Lisei prima di annunciare l'ennesima presunta denuncia solo per finire sui giornali, farebbero bene a chiedere ai consiglieri comunali di FdI se si sono accorti o sono intervenuti sul tema della riduzione del danno da crack nelle sedi opportune". Infatti, ha spiegato Begaj, già il 25 luglio c'era stata un'udienza conoscitiva per discutere i risultati della sperimentazione effettuata lo scorso anno: "Fratelli d'Italia ha fatto scena muta, non sappiamo se per disinteresse o perché ha preso atto che la sperimentazione ha avuto esito estremamente positivo e dunque occorre proseguire su questa strada".