Per Vaticano eutanasia è “eugenetica” e “salutismo”, Cappato: “Nessuno sarà obbligato a sceglierla”
Botta e risposta tra il Vaticano e l'Associazione Coscioni, proprio nel giorno in cui le firme per il referendum sull'eutanasia legale hanno raggiunto quota 500mila. La Santa Sede interviene sul tema, dopo mesi di silenzio: "C'è la tentazione di una nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano non deve nascere. E insieme con questo c'è una nuova concezione salutistica per la quale chi è nato e non è sano, deve morire. È l'eutanasia. Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura". Lo ha detto a Vatican News mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
"Si sta man mano incuneando nella sensibilità della maggioranza una concezione vitalistica della vita, una concezione giovanilistica e salutistica in base alla quale tutto ciò che non corrisponde ad un certo benessere e ad una certa concezione di salute viene espulso", ha aggiunto.
"La mia preoccupazione è davvero profonda", ha dichiarato l'arcivescovo Paglia in un'intervista al sito della Santa Sede. "È indispensabile che la Chiesa ricordi a tutti che la fragilità, la debolezza, è parte costitutiva della natura umana e dell'intero creato".
"E questo richiede che sia urgente un nuovo rapporto di fraternità tra tutti. La debolezza chiede l'urgenza della fraternità perché è nella fraternità che ci si prende cura gli uni degli altri. È nella fraternità che ci si sorregge. È nella fraternità – ricordiamo l'enciclica "Fratelli tutti" – che possiamo delineare un futuro più umano per tutti".
Poco dopo arriva la replica di Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Coscioni: "Mons. Paglia non pare dare alcun valore al diritto fondamentale alla libertà e responsabilità individuale, riconosciuto anche dalla Consulta. Solo operando tale grave rimozione si può arrivare ad equivocare come ‘salutismo', ‘eugenetica', o ‘dover morire' il sacrosanto diritto a rifiutare l'imposizione di scelte altrui sul proprio corpo e sulla propria vita".
"Con l'affermazione del referendum nessuno sarà obbligato a scegliere l'eutanasia, ed anzi sarà possibile prevenire ciò che accade ora: l'eutanasia clandestina, fatta di solitudine e disperazione e praticata nelle condizioni più terribili, anche per responsabilità della criminalizzazione voluta da una legge del 1930 e sostenuta dal Vaticano", ha ribadito Cappato, che in un tweet ha aggiunti: "Come se la scelta di un malato terminale fosse un capriccio del fitness, un'iscrizione al pilates".