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Per Salvini i migranti che muoiono in mare e sulle spiagge sono “turisti che portano problemi”

“Noi abbiamo bisogno di turisti che portano bellezza e ricchezza, non di turisti che sbarcano portando problemi”: lo ha detto Matteo Salvini letteralmente nemmeno due minuti dopo aver visto le foto dei corpi dei bambini abbandonati sulle spiagge delle Libia, dopo essere naufragati in mare e riportati a terra dalle onde. È quasi impossibile restituire umana dignità a un corpo che è stato abbandonato in mare e dimenticato su una spiaggia. Ma definire i migranti come ha fatto Salvini non fa che toglierne ancora.
A cura di Annalisa Girardi
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"L'Italia non può essere il campo profughi d'Europa. Dopo un anno e mezzo di Covid noi abbiamo bisogno di turisti che portano bellezza e ricchezza, non di turisti che sbarcano portando problemi": lo ha detto Matteo Salvini letteralmente nemmeno due minuti dopo aver visto le foto dei corpi dei bambini abbandonati sulle spiagge delle Libia, dopo essere naufragati in mare e riportati a terra dalle onde. Bambini che, con le loro famiglie, erano scappati dall'inferno libico, da guerre, violenza e povertà, per cercare un futuro migliore in Europa. Ma per Salvini queste persone non sono altro che "turisti che portano problemi".

Il leader della Lega ieri sera era ospite della trasmissione Cartabianca, su Rai3, condotta da Bianca Berlinguer: gli sono state mostrate le foto dei corpi senza vita abbandonati su una spiaggia di Zuwara, forse da diversi giorni, e gli è stato chiesto se gli accordi con la Libia possano mai essere la soluzione alla gestione dei flussi migratori. Sono immagini terribili quelle mostrate a Salvini, che tutti noi abbiamo visto in questi giorni e che ci mettono davanti alle crude conseguenze dell'aver lasciato nel Mediterraneo solo qualche nave umanitaria delle Ong (a cui i governi fanno perennemente guerra, ostacolando le operazioni di soccorso) a salvare la vita delle persone che tentano la traversata.

Perché le parole di Salvini sono offensive

Eppure, nemmeno due minuti dopo aver visto queste immagini, Salvini è riuscito a definire i migranti "turisti che sbarcano portando problemi". Come se intraprendere un viaggio in un barcone dissestato in cui si rischia la pelle per un futuro dignitoso sia la stessa cosa che prendere un aereo per andarsene qualche settimana in vacanza. Come se chi scappa da guerre infinite e povertà estrema mettesse a repentaglio la propria vita e quella dei familiari per venire in Europa con l'obiettivo "portare problemi".

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È quasi impossibile restituire umana dignità a un corpo che è stato abbandonato in mare e dimenticato su una spiaggia. Ma definire i migranti come ha fatto Salvini non fa che toglierne ancora. Le parole con cui descrive profughi, richiedenti asilo e rifugiati sono offensive, oltre che essere totalmente fuorvianti e utili solo ad alimentare una propaganda razzista.

Cosa ha detto Salvini sui migranti

"L'obiettivo è quello di permettere a questi bambini e ai loro genitori di non cominciare questi viaggi ad altissimo rischio di mortalità. Quindi lavorando con la Libia, con la Tunisia…", ha detto in un primo momento Salvini davanti a queste terribili fotografie. Per poi aggiungere: "Se l'Europa esiste deve lavorare con soldi veri. Lei sa chi sta investendo decine di miliardi in Africa? La Cina, che sta costruendo porti, aeroporti, ospedali, fabbriche. Penso che l'Europa non possa essere da meno e quindi permettere a queste persone, come dice anche il Santo Padre, di non essere costretti a emigrare. Molto semplicemente aiutare queste persone e non scappare da casa loro e combattere gli scafisti e i trafficanti di esseri umani, che sono i veri delinquenti".

I veri delinquenti, come se anche i migranti costretti a mettersi nelle mani di scafisti e trafficanti per arrivare in Europa, fossero in qualche modo criminali anche loro. Subito dopo aver sottolineato che durante il suo ministero sono crollati sbarchi e mortalità, però, Salvini è presto tornato alla vecchia retorica: "La soluzione sono anche gli accordi con la Libia. Ma se si dice che in Italia c'è posto per tutti… L'unica cosa di cui sono certo è che l'Italia non può essere il campo profughi d'Europa. Dopo un anno e mezzo di Covid noi quest'estate abbiamo bisogno di turisti che portano bellezza e ricchezza, non di turisti che sbarcano portando problemi. Questa è l'unica certezza che ho".

L'unica certezza da avere in casi come questo, invece, è che davanti alla vita umana non c'è politica che tenga. Quando nel Mediterraneo ci sono barconi in pericolo, persone alla deriva la cui vita è in pericolo, l'unica certezza è che vanno salvate il prima possibile. La redistribuzione, i porti, il trattato di Dublino piuttosto che gli accordi di Malta, vengono dopo. L'unica certezza è che chi crede che il Mediterraneo sia un cimitero di turisti partiti per creare problemi sta offendendo migliaia di persone.

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A Fanpage.it sono vice capoarea della sezione Politica. Mi appassiona scrivere di battaglie di genere e lotta alle diseguaglianze. Dalla redazione romana, provo a raccontare la quotidianità politica di sempre con parole nuove.
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