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Ddl Zan, ultime notizie sul disegno di legge

Per Garante Infanzia Umbria con ddl Zan sesso con animali, incesto e pedofilia diventano legittimi

Secondo la garante per l’Infanzia della Regione Umbria, Maria Rita Castellani, il ddl Zan è pericoloso perché apre al sesso con bambini e con animali: “Si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età, fino al punto che la poligamia come l’incesto non saranno più un tabù”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Continua lo scontro sul ddl Zan, e i toni diventano sempre più accesi, al punto da spingere anche la garante per l'Infanzia della Regione Umbria, Maria Rita Castellani, a scagliarsi contro la legge che andrà in Aula il prossimo 13 luglio. La presa di posizione della garante è durissima. Secondo la Castellani, vicinissima al senatore leghista Simone Pillon, infatti la legge contro l'omotransfobia potrebbe aprire la strada al sesso con i bambini o con gli animali. Il rischio, secondo la Castellani, è che ogni scelta di orientamento sessuale potrebbe essere considerata legittima o da tutelare.

Anche la garante per l'Infanzia, come gli esponenti della Lega, se la prende con il concetto di identità di genere, che Matteo Salvini vorrebbe eliminare del tutto dal testo già approvato alla Camera: "Il concetto d’identità cambia – dice Castellani -, non è più quello antropologico che conosciamo da sempre e che distingue persona da persona a ragione di evidenze biologiche, ma diventerà qualcosa che io, cittadino, posso decidere arbitrariamente secondo la percezione del momento. Di conseguenza ogni desiderio sarà considerato un bisogno e il bisogno un diritto". Questo significa, secondo il suo ragionamento, che "si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età, fino al punto che la poligamia come l’incesto non saranno più un tabù". 

Un gruppo di associazioni per la difesa dei diritti lgbt, a cui si sono poi uniti sindacati, studenti, attivisti, medici, ha protestato per le sue parole, e ha chiesto formalmente alla governatrice Donatella Tesei di rimuoverla dal suo incarico: "Castellani ha realizzato un’acrobazia pericolosa in bilico fra propri convincimenti personali, pregiudizi inqualificabili…dimostrando un’ignoranza colpevole per chi ricopre il suo ruolo…rappresenta una realtà fantascientifica, inesistente nel mondo delle cose concrete e non scritta nel Ddl Zan". Le associazioni ricordano invece gli episodi di violenza "ai danni di ragazzi appartenenti alla comunità Lgbtq".

A prendere le difese della Castellani è invece Massimo Gandolfini, leader del Family Day: "La garante per l'Infanzia della Regione Umbria, Maria Rita Castellani ha espresso argomenti e considerazioni suffragate da decenni di studi inerenti la formazione della personalità in età evolutiva". 

"Chiunque sia in possesso di un minimo di cultura scientifica e antropologica – ha aggiunto Gandolfini – oltre ad una accettabile dose di buon senso – merce sempre più rara di questi tempi – non può che condividere e rallegrarsi per la competenza, la chiarezza e la lucidità con cui la garante, ha elencato danni e rischi dell'ideologia gender che la propaganda corrente, prevista perfino nel testo di legge Zan, sta procurando al nostro Paese, in particolare a bambini, adolescenti e giovani".

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