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Pensioni, a luglio arriva la quattordicesima: di quanto aumentano gli assegni e per chi

A luglio arrivano assegni più ricchi per molti pensionati grazie alla quattordicesima. Questo bonus annuale, erogato dall’Inps, aumenta la pensione dei cittadini con almeno 64 anni e redditi contenuti, arrivando a cifre comprese tra 336 e 655 euro. Ecco nel dettaglio chi ne ha diritto, come calcolarla e quando verrà accreditata.
A cura di Francesca Moriero
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Luglio è un mese speciale per milioni di pensionati italiani. Oltre alla consueta rata mensile, chi rispetta determinati requisiti anagrafici e di reddito si vede accreditare un'importante somma aggiuntiva: la quattordicesima. Si tratta di una misura pensata per sostenere chi percepisce assegni più contenuti e ha superato i 64 anni, garantendo una sorta di "mensilità extra" utile ad affrontare le spese crescenti e l'aumento dei costi della vita. Nel 2024 sono circa tre milioni i beneficiari di questa prestazione, che si affianca alla pensione ordinaria e viene erogata in due momenti diversi dell’anno, a luglio e a dicembre, a seconda dei requisiti maturati.

Le regole sono precise e legate alla storia contributiva e al reddito annuo complessivo, con importi che possono variare da 336 a 655 euro. Ecco chi ne ha diritto, come viene calcolata e quando arriverà nel cedolino.

Quando viene pagata la pensione di luglio 2025: le date

Le pensioni di luglio verranno erogate martedì 1° luglio, sia sul conto corrente bancario e postale sia in contanti presso gli sportelli di Poste Italiane (con tetto massimo di 1.000 euro netti). Chi ritira la pensione agli sportelli seguirà la consueta turnazione alfabetica:

  • Martedì 1 luglio: cognomi A–B
  • Mercoledì 2 luglio: cognomi C–D
  • Giovedì 3 luglio: cognomi E–K
  • Venerdì 4 luglio: cognomi L–O
  • Sabato 5 luglio: cognomi P–R (solo al mattino)
  • Lunedì 7 luglio: cognomi S–Z

Il cedolino dettagliato è già consultabile nell’area personale MyInps.

A chi spetta la quattordicesima e a quanto ammonta

La quattordicesima è una prestazione aggiuntiva pensata per sostenere chi percepisce una pensione di importo contenuto e ha compiuto almeno 64 anni. Ne hanno diritto i titolari di uno o più trattamenti previdenziali legati all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme esclusive e sostitutive gestite dagli enti di previdenza pubblici, purché rispettino precisi limiti di reddito. In sintesi, la quattordicesima viene corrisposta a chi presenta un reddito complessivo annuo fino a due volte il trattamento minimo previsto dal Fondo Lavoratori Dipendenti (un parametro che viene annualmente rivisto sulla base dell’inflazione). L'importo è variabile e può arrivare fino a 655 euro, in base agli anni di contribuzione e alla fascia di reddito. In generale, chi percepisce un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo riceve l’importo più elevato previsto, mentre chi si trova tra 1,5 e 2 volte la soglia di legge percepisce una cifra calcolata sulla base della cosiddetta "clausola di salvaguardia", una regola pensata per evitare penalizzazioni e garantire a chi supera di poco i requisiti reddituali di accedere comunque al beneficio, pur in misura ridotta.

Le regole per chi matura i requisiti nel corso dell’anno

Non tutti ricevono la quattordicesima nel cedolino di luglio: chi compie 64 anni o diventa titolare di una nuova pensione nel corso dell’anno riceve l'importo nel momento in cui maturano i requisiti. Chi entra nel diritto alla quattordicesima dopo il 1° agosto (per le pensioni gestite dal sistema integrato dell’assicurazione generale obbligatoria) o nel periodo compreso tra l’1 luglio e il 31 dicembre (per i trattamenti gestiti nel sistema della Gestione pubblica), riceve la somma spettante nel cedolino di dicembre.

In questi casi, l’importo viene calcolato sulla base dei mesi di effettiva titolarità della pensione e dei mesi di possesso dei requisiti anagrafici e reddituali; questo sistema proporzionale garantisce che chi diventa pensionato o compie 64 anni nel corso dell’anno riceva comunque una quota della quattordicesima, calcolata in funzione dei mesi maturati e nel rispetto dei tetti di reddito previsti. In questo modo, sostanzialmente, nessuno rimane escluso dal beneficio e ciascun pensionato viene tutelato in modo equo e trasparente.

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