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P4, Bisignani e intercettazioni: Frattini e i timori di “compravendita” parlamentare

Nuovi scottanti (ed imbarazzanti) particolari dalle carte sulle quali indagano i pm. Il capo della Farnesina manifesta preoccupazione in merito all’eventualità del trasferimento di parlamentari da uno schieramento all’altro. E si parla anche di un «caso Carfagna» in vista del voto di fiducia dello scorso 14 dicembre.
A cura di Biagio Chiariello
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luigi-bisignani

Valvola di sfogo per Stefania Prestigiacomo che si lamenta del "non intelligente" Berlusconi che "da sempre ragione alla Carfagna", gli elogi al Ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini (ma non a Michela Vittoria Brambilla del dicastero del Turismo, "La più mignotta di tutte”), gli aiutini a Daniela Santanché per farla diventare sottosegretario, ma anche quelli a Bocchino, La Russa,  Ronchi. E poi ci sono Lorenzo Cesa; Raffaele Fitto; Mario Baccini; Salvatore Nastasi; Alfonso Papa; Elisabetta Gardini; Denis Verdini; Michaela Biancofiore, Alberto Michelini; Clemente Mastella; Giuseppe Galati; Roberto Sambuco. Tutti nella rete del "premier ombra" o, se volete, del "grande orecchio", Luigi Bisignani. Tutti presenti nelle 16 mila pagine di verbali e intercettazioni allegate agli atti dell'inchiesta dei pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio sulla cosiddetta P4, che ormai da dieci giorni invade i principali quotidiani italiani.

Sembra quasi si parli di calciomercato, tanti sono i nomi che vengono fuori dalle carte. Anche se, a differenza di quanto accade per il pallone dove sono numerosi i team che si sfidano ogni estate a colpi di aste, scambi, comproprietà e prestiti, in questo caso la squadra protagonista è una sola: quella della maggioranza. Ed in prima pagina (Corriere della Sera) oggi ci finiscono, Franco Frattini, Ministro degli Esteri, e Gianfranco Miccichè, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I due discutono di questioni interne al Pdl col lobbysta. In particolare dalle telefonate emerge la preoccupazioni di Frattini in merito all'eventualità del trasferimento di parlamentari da uno schieramento all'altro. Il Capo della Farnesina lo dice chiaramente: "Si comprano quattro, cinque senatori, sei senatori proponendogli posti di sottosegretario e ministro e questi si spostano".

L'intercettazione è del 5 agosto 2010. Fa caldo e "le giornate sono state complicate, ma insomma", dice Frattini facendo riferimento alla ventilata crisi di governo dopo la rottura con Fini, con l’offensiva dei quotidiani che rimuginavano sulla vicenda della casa di Montecarlo:

F: Oggi ho fatto, ancora una volta sono andato a questo gruppo qui a questo minivertice dove oggi il nostro era sul dialogante.
B: Ah, meno male
F: Dice: ma insomma non possiamo sparare sempre questa cosa delle elezioni, il governo deve andare avanti, ha incoraggiato anche me… Sai, dice: tu che hai questa immagine devi dirle queste cose, non possiamo fare che sfasciamo tutto, hai capito?
B: Poi lui ha diciassette su quale spera molto, ma mi preoccupa molto devo dirti la verità… questi ‘inco' di diciassette da nuovi, quelli mi preoccupano molto
F: Beh, ma se tu guardi la copia di Panorama che esce stasera o domattina… ci stanno sette pagine sull'appartamento di Montecarlo… c'è un'intervistona a Gaucci che dice praticamente
B: L'ho vista, l'ho vista
F: Ah l'hai già vista?… però voglio dire, in questa fase, per dire, oggi ha incontrato Ronchi, ora sta incontrando Viespoli… oggi era nella… perché evidentemente sai anche Gianni gli ha detto: beh insomma non possiamo ogni giorno, perché la paura fa novanta… Sai ci vuole niente sull'onda della paura, quei due, tre senatori che ti passano di qua e ti fanno il governo tecnico perché alla Camera i numeri ci sarebbero in teoria
B: Certo, al Senato
F: Al Senato no, però se si prendono e si comprano quattro, cinque senatori, sei senatori proponendogli posti di sottosegretario e ministro questi si spostano
B: E certo
F: piuttosto che andare a casa fanno il ministro
B: Non c'è dubbio, non c'è dubbio
F: Quindi su questa cosa è una tattica sbagliata, noi abbiamo stipato Daran degli ex An
B: Cose da pazzi
F: Per salvare la loro pelle ci mandano tutti nel baratro
B: E fare le vendette che loro non sono riusciti a fare… perché questa è la verità
F: Sì, sì questa cosa, Luigi, lui l'ha chiara oggi, ieri meno, oggi sì, domani chissà… comunque nessuno dubita più il fatto che lui proponga nella sua testa come tre coordinatori Alfano, Gelmini e Meloni, vuol dire che ovviamente noi ci siamo… l'ha detto a tutti, quindi questo fatto che Schifani mi chiama tutti i giorni, quindi come dire abbiamo tenuto botta quando occorreva…
B: Poi ho visto quella cosa sulle Fondazioni Europee
Frattini: Oggi ho dato a Berlusconi un primo schema di statuto, lui mi ha detto di farla con Alfano e Meloni…

Carfagna tentata a passare con Miccichè – Dall'afa di agosto si passa al brezza autunnale, il 5 dicembre scorso, ma il clima alla maggioranza è sempre il solito. Manca poco più di una settimana al voto di fiducia del 14 dicembre e il timore è, che dopo la rottura con Fini, il governo Berlusconi rischi la debacle. E' dello stesso periodo la grana Carfagna, col Ministro delle Pari Opportunità che minaccia, come riportavano alcuni giornali, le dimissioni e il passaggio a Forza del Sud di Gianfranco Miccichè, dopo lo scontro con Nicola Cosentino. L'ex giornalista (radiato dall'albo) dimostra nella telefonata con Miccichè di essersi ritagliato anche un importante ruolo nell'ambito dei mass media. Col leader di Forza del Sud si chiede quale versione far uscire suoi quotidiani in merito al caso Carfagna:

M: Sono qua a Palermo e ho due miliardi di incontri
B: Immagino, senti come ci poniamo col caso… ci chiedevamo con Sergio, col caso Carfagna? Premesso che il Presidente [Berlusconi] è ‘imbufalito' con lei
M: me ne fotto che il Presidente si è ‘imbufalito' io ieri le ho già parlato e lei è assolutamente pronta a venire… la devo incontrare domani.., viene insieme a lei anche l'altra, Nunzia Di Girolamo, mi hanno chiamato insieme
B: perché lì il problema è se uscire fuori te con un articolo o qualcosa, magari dopodomani
M: nonostante lei ieri mi abbia detto: io passo con te, cioè me l'ha dato come fatto scontato, invece non ho preferito fare nessuna… per un fatto di prudenza perché poi se per legge alla fine decide meglio di no, dobbiamo parlare col Presidente perché poi io so che il Presidente in questo è un grande ammaliatore per cui quando uno parla col Presidente mi sembra che lui abbia sempre ragione… però insomma credo che lei sia una seria, poi lo voleva poi lei è una che voleva stare con noi sinceramente sin dall'inizio
B: Assolutamente, poi non l'hanno mandata
M: Sì, poi le avevano vietato di venire a Palermo e lei non era venuta, ma insomma poi è una brava
B: Con Sergio avevamo preparato un articolo magari da fare mercoledì… dopo che tu la vedi e le parli
M: e me lo vuoi mandare?

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