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Omicidio nautico, primo ok in Senato. Gelmini: “Troppe vittime, colmiamo un vuoto normativo”

“Sono tante, troppe, le vittime di una navigazione fuori controllo da parte di chi non utilizza i mezzi di trasporto nautico con correttezza, capacità e diligenza”: lo ha detto Mariastella Gelmini, intervenendo in Senato durante l’approvazione della proposta di legge che equipara il reato di omicidio nautico a quello stradale.
A cura di Annalisa Girardi
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Il reato di omicidio nautico è un passo più vicino all'essere introdotto nel codice penale. Ieri il Senato ha infatti approvato il disegno di legge con 140 voti a favore e il testo passa ora alla Camera. Una volta ricevuto il via libera definitivo a Montecitorio, sarà prevista la stessa disciplina dell'omicidio stradale anche per quello nautico. Non ci devono mai più essere tragedie come quella avvenuta sul lago di Garda nel giugno del 2021, ha detto Mariastella Gelmini, vicesegretaria di Azione, prendendo la parola nell'Aula di Palazzo Madama e ricordando a tutti la notte in cui persero la vita Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti da un motoscafo guidato da due turisti tedeschi.

Dopo quella tragedia in cui avevano perso la vita i due ragazzi si era cominciato a parlare di omicidio nautico e della necessità di colmare un vuoto normativo. La proposta di legge passata ieri in Senato aveva già ricevuto un primo via libera, sempre dall'Aula di Palazzo Madama, nel febbraio 2022, ma tra la guerra in Ucraina che aveva fatto slittare diversi provvedimenti e la fine anticipata della legislatura, non era mai stata definitivamente approvata.

Ora il Senato ha però ripreso in mano la questione. "Sono tante, troppe, le vittime di una navigazione fuori controllo da parte di chi non utilizza i mezzi di trasporto nautico con correttezza, capacità e diligenza. Penso a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti uccisi nel 2021 sul Lago di Garda, il loro gozzo fu travolto da un motoscafo, guidato da due turisti in stato di ebbrezza, che viaggiava a una velocità quattro volte superiore a quanto consentito in quel tratto. Una tragedia che ha lasciato un segno profondo in tutta la comunità del Garda", ha detto in Aula Gelmini, che è anche presidente della Comunità del Garda e si era già interessata alla vicenda due anni fa.

"Oggi con questo disegno di legge – che equipara l’omicidio nautico a quello stradale perché i beni da tutelare sono gli stessi, ovvero la vita umana e la sicurezza della circolazione – si va a sanare un vuoto normativo", ha aggiunto la portavoce di Azione. Per poi precisare come anche lei aveva presentato una proposta di legge in materia, leggermente diversa da quella approvata ieri: "Personalmente avrei preferito la creazione di una fattispecie autonoma di reato e in tal senso ho depositato in Senato un disegno di legge sul tema, tuttavia questo testo è comunque condivisibile".

Per questo in dichiarazioni di voto Gelmini ha annunciato la posizione favorevole del suo partito, auspicando "che l’iter possa essere rapido anche alla Camera" in modo da colmare il vuoto normativo.

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