Omicidio Charlie Kirk, Ciriani paragona le opposizioni alle Brigate Rosse e le accusa di “odio democratico”

È polemica per le parole del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani che oggi, parlando dell'omicidio di Charlie Kirk alla manifestazione organizzata da FdI a Salerno, ha tirato in ballo le opposizioni che ha accusato di alimentare "l'odio democratico", paragonandole alle Brigate Rosse.
"Ieri al Senato abbiamo assistito a pagine vergognose con il M5S che ha rivolto accuse false e violente al ministro degli Esteri", ha esordito Ciriani, citando l'intervento della senatrice Alessandra Maiorino che ieri al Senato ha definito Tajani "un influencer prezzolato di Israele." Il ministro ha proseguito ricordando la polemica sollevata da Italia Viva sulle assenze di Meloni a una serie di impegni istituzionali perché impegnata in un viaggio a New York per il compleanno della figlia: "Nei giorni scorsi, un partitino come Italia viva ha attaccato la presidente del Consiglio nella vita intima di madre".
Poi il riferimento al caso di Kirk, che anche Meloni ieri ha usato per lanciare un attacco alle opposizioni: "Negli Usa viene ucciso un ragazzo di 31 anni un influencer conservatore e qualche intellettuale in tv dice che in fondo se l'è meritata. Sono gli stessi ragionamenti che si sentivano ai tempi di Sergio Ramelli e delle Brigate rosse o frasi come ‘Sono compagni che sbagliano'", ha detto Ciriani. "Questo è il clima che si sta creando in questo Paese. Ed è così solo perché il governo funziona. Abbiamo scoperto l'odio democratico, dei civili democratici che dicono ‘dobbiamo restare umani' e poi non dicono una parola di umana commiserazione verso un uomo che aveva il torto di non pensarla come loro", ha aggiunto.
La replica di Renzi: "Meloni gli metta la museruola"
Immediata la reazione del leader di Iv, Matteo Renzi. "Ho letto una dichiarazione orripilante di uno dei ministri più insulsi del governo, il ministro per i Rapporti con il Parlamento che ha paragonato Italia Viva alle Br. La presidente del Consiglio, se non vuole creare un clima di odio nel Paese, quel clima di odio di cui parla tanto, deve mettere la museruola ai sui pitbull delle dichiarazioni come Ciriani", ha replicato. "Sostenere che Italia Viva sia paragonabile alle Br è squallido e vergognoso. Non prendiamo lezione da questi baciapile, Meloni lo faccia dimettere se ha un minimo di amore di patria. Ciriani si vergogni", ha aggiunto.
Ciriani "si deve vergognare: associare le brigate rosse a Italia Viva è un qualcosa di inaccettabile e intollerabile per cui chiediamo le scuse immediate", gli fa eco il senatore Enrico Borghi, che aveva sollevato il caso dei viaggi di Meloni e che accusa il ministro di voler strumentalizzare una tragedia. "Italia viva ha condannato senza se e senza ma non solo l'omicidio di Kirk ma anche chi lo giustificava. Ciriani sta strumentalizzando la morte di un ragazzo per attaccare l'opposizione. È indegno", ha commentato.
"Penso che sia inaccettabile e che il governo dovrebbe occuparsi di rispondere ai bisogni degli italiani anziché attaccare le opposizioni tutti i giorni", rincara la segretaria Pd Elly Schlein.
Le parole del ministro Ciriani "sono uno squallido tentativo di coprire le responsabilità del governo Meloni, il quale sta di fatto agendo da complice nel genocidio di Gaza perpetrato dal criminale di guerra Netanyahu", attacca Riccardo Ricciardi, capogruppo M5s alla Camera. "Ciriani, come Tajani, dovrebbero vergognarsi di addebitare un ‘clima di odio' al Movimento 5 stelle. L'odio lo semina chi lascia morire dei bambini innocenti e non fa nulla per fermare lo sterminio in corso. Nel mondo di Tajani e Ciriani i militari israeliani che uccidono dei civili hanno il diritto di godersi le vacanze con la protezione delle istituzioni italiane, i cittadini sulla Global Sumud Flotilla, invece, vanno lasciati in balia di un governo genocida. Siamo diametralmente diversi: noi non seminiamo odio, ci battiamo per la speranza di un'Italia e un Occidente diverso", ha aggiunto.
Anche il segretario di Più Europa Riccardo Magi parla di un atto di accusa ingiustificato e gratuito da parte di Ciriani. "A me sembra che chi sta usando l'uccisione dell'influencer trumpiano per la macabra propaganda di odio sia proprio la destra, in Italia, in Europa e in Usa. Invece di abbassare i toni in questo momento di dolore, si getta benzina sul fuoco e sembra si cerchi un alibi per imprimere una torsione autoritaria ai Paesi in cui la destra è al potere. E Ciriani, nel suo delirio vittimista, svela questo pericoloso giochetto. Noi restiamo umani, loro restano quelli che odiano e che vogliono le armi libere", ha dichiarato.
Per Chiara Braga, capogruppo del Partito democratico alla Camera, Ciriani "delira. Confonde la dialettica democratica, pacifica, legittima, con azioni violente fatte da ignoti negli Stati Uniti. Chiama in causa i democratici italiani, le cui radici risalgono a chi quella violenza non solo l'ha contrastata, ma per questo ne è stata anche vittima. Mettiamola così: l'estata è calda e Ciriani deve aver preso sicuramente troppo sole", ha concluso.