Nuovo contratto medici e sanitari: di quanto aumenta lo stipendio dopo la firma del rinnovo

È stato firmato ieri all'Aran, l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, il nuovo contratto dei medici, relativo al 2022-2024. L'accordo siglato riguarda 137mila dirigenti, di cui 120mila medici e 17mila dirigenti sanitari non medici. Le risorse complessive disponibili, pari a 1,2 miliardi di euro, determineranno un incremento medio del 7,27%. Tradotto: per il personale sanitario si prevedono aumenti medi di circa 491 euro al mese per 13 mensilità, con arretrati medi stimati in 6.500 euro.
L'incremento lordo effettivo, che sarà calcolato dal 1 gennaio 2024, sarà però più basso: questo perché parte delle risorse era già stata erogata nel 2022 e nel 2023. Quindi anche se l'aumento complessivo è di 490 euro lordi, concretamente medici e sanitari avranno 230 euro in più al mese. Dunque il nuovo stipendio tabellare annuo lordo sale a 50.005,77 euro.
Tra le principali novità del contratto c'è anche il patrocinio legale in caso di aggressione da parte di terzi e il supporto psicologico. Le Aziende possono, inoltre, stipulare polizze per la copertura del rischio. E ancora, sono state introdotte norme volte a una semplificazione del periodo di prova e alla ricostituzione del rapporto di lavoro.
La trattativa era partita lo scorso 1 ottobre, e ha portato a un risultato soddisfacente dalla maggior parte delle organizzazioni sindacali: hanno firmat Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed, Aaroi-Emac, Fvm, Cisl Medici e Uil Fp. Non hanno aderito invece Fp Cgil Medici e Fassid. "La firma di oggi è arrivata a poco più di un mese dall'avvio della trattativa. Si garantiscono incrementi economici significativi, compresi 6.500 euro medi di arretrati. Con il via libera di oggi si apre la strada all'avvio in tempi rapidi del negoziato per il triennio 2025-2027. Ringrazio le organizzazioni sindacali per il contributo e il confronto costruttivo", ha commentato ieri il presidente dell'Aran Antonio Naddeo, secondo cui ora la via è spianata per la sottoscrizione del nuovo contratto: "La firma in tempi record apre la strada per il rinnovo 2025-2027".
Anaao Assomed: "Ora riaprire trattative per contratto 2025-2027"
"Sarebbe stato da irresponsabili non firmare questo contratto. Le risorse economiche per il 2022-2024 erano già state stanziate e abbiamo ritenuto prioritario distribuirle da subito ai colleghi", ha detto il segretario nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio dopo aver sottoscritto la preintesa del Ccnl della dirigenza medica e sanitaria.
"Tra le novità – ha spiegato – aumenti per i più giovani, carriere più flessibili con riconoscimento dell'anzianità anche per le branche equipollenti, riconoscimenti economici per chi lavora in pronto soccorso. Vengono rafforzate le tutele legali per i dirigenti medici e sanitari in caso di aggressioni, ridotte le decurtazioni per chi lavora in extra moenia, viene prevista la possibilità di usufruire delle le ferie anche durante il preavviso di dimissioni. L'accordo firmato oggi – ha aggiunto Di Silverio – al di là delle cifre, rappresenta un passo importante per un nuovo corso e una funzione diversa del contratto stesso che deve servire a migliorare l'organizzazione e la vita lavorativa. Le risorse, indubbiamente inferiori alle reali necessità di riconoscimento professionale, devono necessariamente essere implementate con finanziamenti extracontrattuali come peraltro l'Anaao ha chiesto nella finanziaria all'esame del Parlamento nella quale è stato previsto un emendamento che stanzia 407 milioni di euro (aumento del 33% della indennità di specificità medica a partire dal 1 gennaio 2026) e 26.5 milioni per la dirigenza sanitaria sempre dal 1 gennaio 2026 al di fuori del contratto. L'obiettivo ora è aprire subito le trattative per il triennio successivo 2025-2027. E continuare a impegnarci nella nostra ‘missione' che è quella di tutelare i diritti dei professionisti".
Perché Fp Cgil Medici non ha firmato il nuovo contratto per i medici
"Amareggiati e indignati per i professionisti dell'Area Sanità che si sia deciso di interrompere precocemente, in solo 3 sedute, la trattativa per il rinnovo del Ccnl 2022-24. Un contratto definanziato di 537 euro lordi medi mensili rispetto all'inflazione con nessun miglioramento normativo", ha detto ieri Andrea Filippi, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn. Il sindacato si è detto"sconcertato per la precipitazione di una sottoscrizione frettolosa utile solo alla propaganda del Governo" e pronto "a radicalizzare la vertenza coinvolgendo, con lo sciopero generale del 12 dicembre, anche i Dirigenti Medici, Veterinari, Sanitari e delle Professioni Sanitarie che non accettano un contratto imposto dal Governo, firmato passivamente senza nessuna negoziazione".
Tra i punti negativi sollevati dal sindacato: "risorse contrattuali che impoveriscono le buste paga di ben 10 punti percentuali, con una perdita di 537 euro lordi medi mensili rispetto all'inflazione, un aumento tabellare di soli 92 euro lordi al netto dell'anticipo, aumenti contrattuali degli incarichi, maggiori per le posizioni apicali ed in extramoenia, rispetto a quelle più basse da sempre sacrificate come quelle dei giovani e dei neoassunti, indennità di specificità, seppur già finanziata da gennaio 2026, congelata fino al prossimo contratto e ancora non adeguatamente finanziata per i Dirigenti sanitari".
Il sindacato lamenta ancora "il mancato finanziamento dell'indennità di esclusività dei Dirigenti delle Professioni Sanitarie che attende da anni una soluzione. Con la firma di oggi si chiude una trattativa che mortifica professionalmente ed economicamente le lavoratrici ed i lavoratori della salute".
Per Filippi, infine, "si poteva trattare per tutta la legge di bilancio ancora in discussione alle Camere, per ottenere le risorse aggiuntive per l'indennità di specificità già finanziate dal 2026. Stiamo parlando di 3.000 euro l'anno in più che avrebbero dato ossigeno ai salari. Poteva essere un minimo segnale di equità e di rispetto per i professionisti che, invece, dovranno aspettare il prossimo contratto, mentre in tanti abbandonano il Ssn".
Regioni: "Soddisfatti per risposta a 137mila dirigenti medici e sanitari"
"Siamo felici di aver dato una prima, importante risposta agli oltre 137 mila dirigenti medici e sanitari sulle cui spalle si regge il Servizio Sanitario Nazionale", è stato il commento di Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità.
"Abbiamo lavorato per garantire il riconoscimento professionale e il giusto equilibrio tra valorizzazione economica e qualità del lavoro – ha aggiunto Alparone -, privilegiando la parte fissa della retribuzione rispetto alla parte accessoria nel quadro di risorse previste da legge di bilancio".
"Abbiamo chiuso in meno di due mesi – ha concluso – un contratto atteso condividendo con Aran, che ringraziamo, il percorso negoziale. Con la firma di oggi si conclude la tornata contrattuale 2022-2024 per tutti i contratti della sanità e delle funzioni locali. Intendiamo procedere con la stessa determinazione per rilasciare in tempi brevi l'atto di indirizzo necessario all'avvio della contrattazione per il triennio 2025-2027".