Nuova tassa sulla casa, intesa raggiunta su detrazioni e aliquota ridotta

 La nuova Tasi non sarà applicata nella sua componente patrimoniale sulle prime case. E' questa l'indiscrezione rivelata dal Messaggero che riferisce di una riunione tra i relatori della Legge di Stabilità, Antonio D’Alì e Giorgio Santini, per trovare un accordo sulla tassa sulla prima casa. "Sulle abitazioni principali si pagheranno soltanto i servizi indivisibili che i Comuni dovranno indicare esplicitamente. Questo avverrà comunque con l’imposizione di un’aliquota che potrebbe essere inferiore all’1 per mille con la possibilità dei sindaci di azzerarla anche attraverso l’uso di detrazioni" scrive Andrea Bassi, che ricorda come la tassa dovrà essere pagata sia da chi occupa la casa, sia dai proprietari della stessa. "La componente patrimoniale della tassa -continua- sarà pagata su tutti gli altri immobili. Questo potrebbe significare un ritocco verso l’alto del tetto al prelievo fissato dall’attuale testo all’11,6 per mille o un a differenziazione delle aliquote a seconda che si tratti di seconde, terze o quarte case e così via".

Imu, verso lo stop alla seconda rata- Ad ogni modo, il percorso che porta alla legge di stabilità dovrebbe incrociarsi con la cancellazione del pagamento della seconda rata Imu. Il blocco dell’Imposta municipale unica – il saldo era previsto a dicembre – potrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri, forse domani, con le coperture indicate giorni fa dal premier, Enrico Letta, ovvero l’aumento degli acconti di Ires e Irap su banche e assicurazioni.  A non pagare sarebbero tutte le prime abitazioni. Terreni agricoli e immobili rurali sarebbero invece chiamati a versare il balzello.