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Nonna hater che insultava Mattarella sui social si scusa: “M5S surriscaldava gli animi, non volevo”

“Era un periodo molto caldo, in cui gli animi erano surriscaldati da alcuni parlamentari dei Cinque Stelle di cui ero simpatizzante. Mi sono lasciata contagiare stupidamente da questi fatti. Io che sono madre e nonna”: così la 68enne Eleonora Elvira Zanrosso, indagata per offese al capo dello Stato, Sergio Mattarella, si difende durante il suo interrogatorio in procura. E conclude: “Non avrei dovuto. Voglio andare dal presidente e scusarmi”
A cura di Annalisa Girardi
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Eleonora Elvira Zanrosso, 68 anni, è fra i 9 indagati per offese al capo dello Stato Sergio Mattarella su Facebook. "Non dormo più la notte da quando mi sono resa conto di cosa ho fatto, non dovevo insultare in quel modo su Facebook il capo dello Stato", ha detto la donna appena arrivata alla procura di Palermo per essere sentita dai magistrati. Alla domanda del pubblico ministero, Gery Ferrara, sul perché delle sue azioni, la donna ha puntato il dito contro il clima di odio online: "Era un periodo molto caldo, in cui gli animi erano surriscaldati da alcuni parlamentari dei Cinque Stelle di cui ero simpatizzante. Mi sono lasciata contagiare stupidamente da questi fatti. Io che sono madre, nonna, amante della pittura e degli animali".

I fatti risalgono allo scorso maggio 2018. In seguito alle elezioni politiche, Mattarella aveva respinto la nomina di Paola Savona come ministro dell'Economia. Una decisione che la signora Zanrosso non aveva condiviso, scrivendo su Facebook: "Ti hanno ammazzato il fratello, cazzo… non ti basta?". Per questa affermazione era finita nella lista degli indagati per diffusione di odio online: nello specifico, le si imputavano attentato alla libertà, offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.

Gli indagati rischiano fino a 15 anni di carcere. Al momento solo la signora Zanrosso ha confessato, scusandosi. Durante l'interrogatorio si è difesa: in quel periodo "c'era Grillo che gridava da una parte, Di Battista dall'altra. Dicevano: ‘Prepariamoci a scendere in piazza. Buttiamo giù tutto il governo'. Era davvero un tam tam tremendo". E ancora: "Uno tante volte non legge neanche i commenti sopra, vede il post pubblicato e si lancia con il commento. Ho quasi 70 anni, faccio parte di quella generazione che non è certo composta da geni della tastiera, ho la terza media, sono istintiva. È stata la mia inesperienza, eravamo tutti su di giri in quel momento".

Alla sua età, la nonna dice di aver capito finalmente cosa sia la "gogna mediatica". La signora ha infatti dovuto chiudere il suo account per lo scoppio di repliche al suo commento incriminato. E, amareggiata, conclude: "Io li ho vissuti gli anni Ottanta, so chi era Piersanti Mattarella, il fratello del capo dello Stato", presidente della Regione Sicilia assassinato dalla mafia. "Voglio andare dal presidente e chiedergli scusa".

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