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Naufragio a Lampedusa: continuano le ricerche dei dispersi, 23 le bare nella camera mortuaria di Cala Pisana

Mentre si indaga per naufragio colposo, a Lampedusa si nasconde ogni traccia dell’ennesima strage avvenuta a poche miglia dall’isola: sarebbero 23 le salme recuperate, ancora incerto il numero di dispersi.
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L’ultima salma recuperata ieri viene trasferita dal Molo Favaloro verso la camera mortuaria.
L’ultima salma recuperata ieri viene trasferita dal Molo Favaloro verso la camera mortuaria.
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Una porta in legno, i ruderi di un cantiere, e un cumulo di bare illuminate da una torcia. Così viene nascosto l’ennesimo naufragio consumatosi a largo delle coste lampedusane.

“Andate via, andate via”, ci urlano le persone che stanno incastrando gli ultimi due cadaveri recuperati in mare dentro una piccola stanza, in quella che dovrebbe essere la camera mortuaria, tra decine di loculi vuoti, all'interno di quello che probabilmente sarà il nuovo cimitero dell’isola.

Nella tarda mattinata di ieri Fanpage.it aveva ricevuto la notizia che a 14 miglia SSW da Lampedusa un barcone si era ribaltato e numerose persone erano già annegate, verso le 12:30 due motovedette della Guardia Costiera erano in mare e intorno alle 14:30 il primo sbarco di 14 salme al Molo Favaloro di Lampedusa.

Secondo quanto ricostruito attraverso le prime dichiarazioni dei sessanta superstiti (56 uomini e 4 donne), due imbarcazioni erano partite da Tripoli tra le 2 e le 4 della notte di mercoledì. Ad un certo punto una delle due barche avrebbe iniziato a caricare acqua e le persone si sarebbero quindi trasferite sull'altra imbarcazione, che successivamente si è capovolta a causa delle onde e del sovraffollamento.

Elicottero della Guardia Costiera appena atterrato all’aeroporto di Lampedusa dopo un pattugliamento. Foto di Lidia Ginestra Giuffrida
Elicottero della Guardia Costiera appena atterrato all’aeroporto di Lampedusa dopo un pattugliamento. Foto di Lidia Ginestra Giuffrida

L’ultima tragedia, prima di questa, risale allo scorso marzo: 6 persone erano morte in seguito al ribaltamento di un gommone, e almeno 40 non sono mai state trovate. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono almeno 370 le persone morte e 300 quelle disperse sulla rotta del Mediterraneo centrale, la rotta migratoria più pericolosa al mondo, dall'inizio dell'anno al 9 agosto. Nello stesso periodo, precisa l'agenzia dell'Onu, le persone intercettate in mare e riportate nell’inferno libico, grazie agli accordi stipulati con l’Italia e l’Europa, sono state 14.063.

Alle 22:53 al Molo Favaloro vengono ancora trasferite bare, l’ultima viene caricata nel furgone grigio delle pompe funebri tra la musica dei bar intorno e le chiacchiere dei turisti in attesa di festeggiare ferragosto.

Anche qui nessuno ci dice niente: la Croce Rossa esplicita che per “direttive superiori” non può riferire neanche il numero di salme arrivate sul molo, così come la polizia. Solo dopo, nella camera mortuaria di Cala Pisana, ci diranno che sono arrivate 23 bare, un numero diverso da quello riferito da altri media che hanno dichiarato 27 morti accertati. Resta ancora imprecisato il numero di dispersi.

Di certo c’è che ieri tra i corpi recuperati dal mare c’erano anche quelli di una bimba di un anno e di tre adolescenti.  Intanto continuano le ricerche a largo dell’isola siciliana, mentre il molo Favaloro si riempie di naufraghi: gli ultimi sono stati soccorsi e fatti sbarcare sull'isola verso l’una di notte, una cinquantina di persone successivamente trasferite in Hotspot.

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