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Monitoraggio Iss: in crescita Rt e incidenza, ma diminuiscono pazienti Covid nelle terapie intensive

Aumenta l’incidenza dei casi Covid in Italia, che passa da 510 casi ogni 100 mila abitanti della scorsa settimana a 725. In crescita anche l’indice di trasmissibilità Rt che arriva a 0,94. ono i dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.
A cura di Annalisa Girardi
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Aumenta l'incidenza dei casi Covid in Italia: a livello nazionale è pari a 725 contagi ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 510 rilevati la scorsa settimana. Sono i dati dell'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di coronavirus nel nostro Paese. In crescita anche l'indice di trasmissibilità Rt, che passa dallo 0,84 di una settimana fa allo 0,94 attuale. Secondo quanto si legge ancora nel report, sta diminuendo la percentuale dei casi di positività rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti (14% contro il 17% di sette giorni fa), mentre rimane stabile al 37% quella dei contagi riscontrati attraverso la comparsa dei sintomi. E ancora, aumenta quella dei casi diagnosticati attraverso le attività di screening (49% contro 46%).

Nonostante siano in aumento sia Rt che incidenza, migliora la situazione negli ospedali. In realtà rimane stabile l'occupazione dei reparti ordinari da parte dei pazienti Covid, ma si svuotano le terapie intensive. In area critica, infatti, il tasso di occupazione dei posti letto disponibili da parte dei pazienti Covid a livello nazionale è del 4,8%, contro il 5,5% della scorsa settimana. In area medica, invece, il tasso di occupazione di posti letto da parte di positivi è invariato al 12,9%.

Chiaramente sussistono poi le differenze a livello regionale. Al momento quasi tutta Italia si trova in zona bianca, ad eccezione di Calabria, Lazio, Marche e Sardegna che sono invece in area gialla. Secondo il monitoraggio odierno sono quattro le Regioni / Province autonome classificate a rischio alto, a causa di molteplici allerte di resilienza. Quindici sono invece classificate a rischio moderato, anche se due sono però ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Le restanti sono invece a rischio basso. Il governo ha deciso che, una volta superato lo stato di emergenza, verrà meno anche il meccanismo delle Regioni a colori, ma questo non significa che non continuerà anche il monitoraggio.

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