Moavero: “I migranti di oggi sono come gli italiani che emigravano”. FdI e Lega insorgono

"Siamo stati una nazione di emigranti, siamo andati stranieri nel mondo cercando lavoro" e bisogna ricordarlo "quando vediamo arrivare in Europa i migranti della nostra travagliata epoca'‘. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi in un messaggio rivolto agli italiani all'estero, in occasione della giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo nel giorno del 62mo anniversario di Marcinelle, in Belgio, dove nel 1956 persero la vita per un incidente nella miniera di carbone 262 minatori, di cui 136 italiani.
"La tragedia di Marcinelle rappresenta prima di tutto la memoria del nostro Paese, del ricordo di tante persone che lasciavano l'Italia per andare a trovare un lavoro fuori", ha detto Moavero a margine delle celebrazioni. "Noi dobbiamo essere fieri di aver costruito un Paese che è riuscito a dare per tante generazioni lavoro in Italia senza più doverlo abbandonare. Oggi che siamo nei postumi della crisi economica, e che siamo di fronte alle sfide della migrazione, non dobbiamo dimenticare queste tragedie del passato che fanno parte di noi stessi, di quello che siamo stati e di quello che siamo".
Ma le reazioni politiche non si sono fatte attendere, visto il chiaro riferimento alla scelte del ministro Salvini in tema di immigrazione. Moavero dopo l'incontro con il suo omologo belga Didier Reynders ha infatto precisato che considera i migranti una risorsa: "L'immigrazione è una questione "prioritaria per l'Italia visto il flusso degli ultimi anni", e per il Governo "non deve essere una questione italiana o spagnola a seconda dei flussi, ma deve essere europea", anche perché se viene affrontata come Ue "non solleva solo problemi ma offre anche opportunità". Il ministro ha parlato della necessità di avere una "visione comune" soprattutto sul fronte confini esterni e sul processo di stabilizzazione della Libia. Il ministro ha ribadito che la questione va esaminata a livello Ue, "sapendo che i migranti che scappano dalla guerra o ai regimi liberticidi dobbiamo accoglierli, ma deve essere l'Europa ad accoglierli". Noi, ha spiegato il minstro, "siamo per la distribuzione, che deve tener conto che si tratta di esseri umani e non di merci che possiamo far circolare senza tener in conto il loro parere".
Fratelli d'Italia ha però giudicato inopportune le parole del titolare della Farnesina: "Il richiamo di Moavero o è inutile o è fuorviante rispetto alla necessaria azione per impedire una invasione di clandestini che con gli emigranti italiani non c'entra nulla – ha detto il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida – il ministro degli Esteri eviti paragoni impropri e offensivi".
E' insorta anche la Lega: "Paragonare gli italiani che sono emigrati nel mondo, a cui nessuno regalava niente né pagava pranzi e cene in albergo, ai clandestini che arrivano oggi in Italia è poco rispettoso della verità, della storia e del buon senso", hanno scritto i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.