Minacce a Taddei: per il responsabile economia del PD predisposta una forma di tutela

La Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta contro ignoti per le minacce ricevute dal responsabile economico del Partito Democratico, Filippo Taddei, da mesi impegnato nell'elaborazione del Jobs Act. Le minacce sarebbero arrivate sia via web che tramite alcuni biglietti lasciati nelle vicinanze della sua casa di Bologna. Per questa ragioni il Ministero degli Interni – sulla base delle indicazioni arrivate dalla Digos – ha deciso di affidare al democratico una forma di tutela: non si tratterà di una scorta ma di un poliziotto che lo seguirà in tutti i suoi spostamenti: una precauzione in più in un periodo di forti tensioni intorno alla riforma del lavoro. Filippo Taddei ha 38 anni, è sposato ed ha tre figli.
Virgilio Merola, sindaco di Bologna, ha affermato che le minacce al giuslavorista sono un "fatto grave e ingiusto". "Non ne addebito la responsabilità a chi in modo trasparente, anche se io non condivido, si oppone al Jobs Act. Però attenzione tutti, che il giacimento degli imbecilli è sempre a disposizione. Attenzione ai toni che usiamo. Il conflitto è democratico, lo sciopero è democratico, ma attenzione che ci sono gli imbecilli in giro". Solidarietà al responsabile economico del Partito Democratico è arrivata anche da Unindustria Bologna: "Pensare che ci debbano essere criticità di questo tipo è allucinante", ha detto il presidente spiegando come, peraltro, "si sia trovato un accordo anche nel Pd" sui contenuti della riforma. "Credo che una quadratura si possa trovare. Per questo quello che è accaduto è sconcertante. Gli scioperi e le manifestazioni di questi giorni possono acuire il clima di tensione".