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Migranti, Von der Leyen risponde alla lettera di Meloni: “Serve più coordinamento su attività Sar”

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha risposto alla lettera inviata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il naufragio di Cutro, che ha ucciso 72 persone migranti. Dai fondi per i corridoi umanitari al coordinamento Sar, la Commissione ha detto che sosterrà l’Italia.
A cura di Luca Pons
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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha risposto alla lettera inviata da Giorgia Meloni alle istituzioni dell'Ue dopo il naufragio di Cutro, vicino a Crotone, che ha ucciso almeno 72 persone migranti, tra cui 18 minorenni. Nella propria lettera, Meloni aveva chiesto un intervento comune sul tema dell'immigrazione, e la risposta della Commissione ha dato alcune indicazioni in questo senso.

Cosa ha scritto Von der Leyen: mezzo miliardo di euro per i corridoi umanitari, più sostegno alla Libia

"Forniremo almeno mezzo miliardo di euro di finanziamenti per il reinsediamento e per i corridoi umanitari fino al 2025″, si legge nel testo, "offrendo sostegno per il reinsediamento di circa 50.000 persone". Questo perché "dobbiamo concentrare i nostri sforzi su coloro che necessitano di protezione internazionale fornendo loro reali alternative al mettersi nelle mani dei criminali. Il lavoro dell'Italia e di altri nell'offrire percorsi legali e sicuri attraverso corridoi umanitari offre un cruciale contributo".

È vero che "la migrazione è una realtà complessa e in continua evoluzione", ma anche che "abbiamo dimostrato che quando agiamo insieme, l'Ue può gestire la migrazione. Ad esempio, con i milioni di ucraini in fuga dalla guerra in Russia", ha scritto Von der Leyen, ripetendo che "la migrazione è una sfida europea che richiede una soluzione europea".

Perciò, le priorità indicate dalla Commissione sono tre: "Aiutare chi ha bisogno di protezione internazionale", "prevenire le partenze irregolari e combattere i trafficanti criminali" e infine "offrire percorsi per una migrazione sicura e legale, rimpatriando quelli che non hanno il diritto a restare".

Per "prevenire le partenze irregolari e salvare vite in mare", la Commissione vuole "intensificare la cooperazione con i principali partner in Nord Africa". In più, si vuole raggiungere un "un approccio più coordinato nelle attività di Search and Rescue", con  "il gruppo di Contatto europeo come parte del Piano di azione per il Mediterraneo centrale. Il gruppo offre uno spazio per promuovere il coordinamento tra le autorità nazionali".

La lettera annuncia anche l'intenzione di dare "ulteriore sostegno alle capacità di gestione delle frontiere marittime e di ricerca e soccorso della Libia" e di intensificare "le azioni complementari per rafforzare il controllo delle frontiere terrestri con l'Egitto". Per quel che riguarda arrivi legali e rimpatri, invece la priorità sarà data a "vie sicure e legali dalla Libia e dal Niger" con il "meccanismo di transito di emergenza", e anche tramite la "opportunità di rimpatrio volontario assistito per chi necessita di protezione".

La risposta del governo Meloni: "Profonda soddisfazione"

Palazzo Chigi ha risposto esprimendo "profonda soddisfazione" per le parole della presidente della Commissione. Dalla lettera "emerge infatti la piena consapevolezza di come vi sia la necessità di una concreta e immediata risposta europea in tema migratorio", ha scritto la presidenza del Consiglio in una nota.

In particolare, "la volontà della Commissione di intensificare la cooperazione con i principali partner in Nord Africa, di istituire un quadro di cooperazione rafforzata, di lavorare a un “coordinamento della ricerca e del soccorso”, di fornire ulteriore sostegno economico nella gestione delle frontiere marittime, oltre alla volontà di tenere il dossier migratorio al centro del prossimo Consiglio europeo di marzo in vista di un futuro accordo sul Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo corrispondono perfettamente alle richieste portate in questi mesi dal governo italiano presso le istituzioni europee", ha detto Palazzo Chigi.

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