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Migranti, Salvini annuncia: “Archiviata indagine su di me su caso Alan Kurdi, resta no a sbarchi”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, annuncia che un’indagine a suo carico sul caso della nave Alan Kurdi, per un evento risalente al 3 aprile, è stata archiviata. Il leader della Lega fa sapere in diretta Facebook che era stato indagato per abuso d’ufficio, ma ora è stata chiesta l’archiviazione della sua posizione.
A cura di Stefano Rizzuti
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Ogni tanto una buona notizia”, annuncia il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, durante una diretta Facebook. Il leader leghista fa sapere che la sua posizione in merito a un’indagine riguardante il caso della Alan Kurdi, risalente al 3 aprile 2019, è stata archiviata. “È arrivata la notizia dell’archiviazione per una denuncia nei miei confronti, in merito a un procedimento nei confronti di Salvini”. Il ministro dell’Interno legge la lettera ricevuta dalla procura di Roma in cui si spiega che era stato “aperto un procedimento penale per l’evento Sar del 3 aprile 2019 in cui risultava coinvolta la nave Alan Kurdi di Sea Eye”. Salvini era stato “iscritto nel registro degli indagati nel corso delle indagini preliminari. In data odierna, cioè ieri, questo ufficio ha presentato richiesta di archiviazione. Si comunica pertanto che lei ha facoltà di presentare memoria al collegio o chiedere di essere ascoltato. No”, afferma subito Salvini. Spiegando che quindi era indagato “per abuso d’ufficio e rifiuto di atti d’ufficio. Quindi c’era stato un esposto nei miei confronti, ma è stata chiesta l’archiviazione quindi non ho commesso nessun reato”. Per Salvini, comunque, "resta il no a qualsiasi sbarco non autorizzato".

La svolta sulla Tav sembra placare lo scontro nel governo e soddisfare il vicepresidente Salvini. Parlando con i cronisti dopo aver lasciato Palazzo Chigi il ministro dell’Interno afferma: “Ho sempre detto che se il governo fa, il governo va avanti: tra ieri e oggi ci sono stati bei segnali di sblocco”. Un messaggio ribadito poco dopo in una diretta Facebook: “Oggi è una bella giornata di cose fatte e da fare, non di bla bla bla”. Parlando della questione Tav, Salvini spiega che non c’è stato “lo scambio del mercato: la Tav è fondamentale come la Pedemontana e altre infrastrutture. Mi auguro che nessuno dica questo sì per rimandare il voto o far piacere a Salvini”.

Salvini attacca il Movimento 5 Stelle sulla questione Tav, sostenendo che il no pentastellato è “contro il buonsenso. Che la Tav sia utile la Lega lo dice da sempre. Che costi di più sospenderla che finirla è evidente. Chi rimane contro il Tav non è contro Salvini ma è contro tout court, è contro il buonsenso”. Tornando sulla questione Tav ribadisce: “Questo è quello che mi fa essere ottimista quando alle polemiche subentrano i fatti, le scuole, gli ospedali, i cantieri, un piano straordinario di lavori pubblici: questo l'Italia si merita e si aspetta. Se avessimo dovuto aspettare i no non avremmo avuto le Olimpiadi”. Il leader della Lega non vuole parlare di Toninelli, ministro delle Infrastrutture, e della possibilità che si dimetta: “Non entro nel merito delle scelte altrui”.

Il ministro dell’Interno parla anche di migranti e si rivolge al presidente francese Emmanuel Macron: al vertice di Parigi “non c'è andato nessuno. Non siamo dame di compagnia di Macron, che con tre o quattro giorni di anticipo convoca i ministri del resto d'Europa a Parigi su un suo documento che prevede che gli sbarchi siano solo in Italia. Ma chi sei? Siam mica tuoi dipendenti o tuoi camerieri?”.

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