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Meloni: “Sono pronta a difendere la riforma del reddito di cittadinanza da attacchi strumentali”

“Uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell’assistenza chi può lavorare e chi non può farlo. Una misura di buon senso che intendiamo difendere da ogni attacco strumentale”: lo ha detto Giorgia Meloni, parlando al mondo delle imprese.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni è pronta a prendere tutte le decisioni che servono per il Paese, anche a costo di pagarne il prezzo in termini elettorali. Questo almeno è quello che dice lei stessa: "Se l'industria va bene, allora va bene anche la nazione: poi spetta alla politica fare sintesi e assumersi responsabilità scelte. Io intendo assumermele anche se dovesse costare in termini elettorali. Siamo pronti a fare quello che è giusto per la nazione e non per noi. Lo dimostra anche la scelta operata sul reddito di cittadinanza", ha detto la presidente del Consiglio, che oggi è intervenuta in video-collegamento all'assemblea generale di Confindustria Veneto Est.

Meloni ha assicurato al mondo delle imprese di essere intenzionata a lavorare fianco a fianco del settore produttivo: "Io e tutto il governo abbiamo grande attenzione per le categorie produttive e per il confronto con i corpi intermedi. Un dialogo che vogliamo portare avanti con costanza lungo tutto il nostro mandato", ha detto, sottolineando anche che la manovra pone la priorità assoluta proprio su aziende e lavoratori.

Il governo, ha continuato la presidente del Consiglio, cercherà di non disturbate. Un motto ripetuto più volte: "Le misure perderanno di qualsiasi efficacia se non riusciremo a garantire alle imprese un contesto differente da quello fin qui trovato nel rapporto con lo Stato e il governo. Sin dal mio insediamento ho sottolineato due principi fondamentali: non disturbare chi produce, e rimettere al centro il confronto con i corpi intermedi".

Meloni è quindi tornata a ribadire un altro concetto: la ricchezza non si crea per decreto. "Gran parte delle risorse sono destinate alle realtà produttive anche per ribadire un principio troppo spesso messo in discussione: non può esistere welfare se a monte non c'è chi genera ricchezza". Parlando di welfare, Meloni ha concluso discutendo della riforma del reddito di cittadinanza. "Lo abbiamo detto e lo abbiamo fatto, uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell'assistenza chi può lavorare e chi non può farlo. Faremo riforma di buon senso che intendiamo difendere da ogni attacco strumentale", ha detto.

Da parte sua il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha commentato: "Il tratto distintivo di Meloni è l'essere coerente e mantenere la parola. Sono certo quindi, quando afferma che vuole confrontarsi con i corpi intermedi, e in particolare con Confindustria, nel merito della strategia di politica industriale, che organizzerà a breve un incontro per un confronto approfondito a questo riguardo".

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