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Meloni: “Droghe fanno tutte male, è fenomeno fuori controllo. Governo non si girerà dall’altra parte”

“Una politica che non riesce a dare risposte ai giovani a offrire opportunità, ma che in cambio dice ‘vabbè, però fumati una canna’, non sarà mai la mia politica. È finita la stagione del lassismo e dell’indifferenza, mi sono sempre battuta contro le droghe e continuerò a farlo”: lo ha detto Giorgia Meloni nel suo intervento per la Giornata contro le droghe. In cui non sono mancate le contestazioni.
A cura di Annalisa Girardi
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"Sono contenta di essere qui oggi per celebrare insieme la Giornata mondiale contro la droga. Sono felice per il significato quasi rivoluzionario che ha essere qui, tra istituzioni, comunità terapeutiche e famiglie, perché negli ultimi anni c'è stata molta indifferenza su questa giornata", ha iniziato così il suo intervento Giorgia Meloni, durante l'evento organizzato alla Camera in occasione, appunto, della Giornata internazionale contro l'abuso di droga e il traffico illecito.

Per poi aggiungere: "Si è preferito tenere i riflettori spenti sulle droghe, sul fenomeno che era sotto gli occhi di tutti dell'aumento delle dipendenze. Ce ne accorgiamo solamente quando arriva la tragedia, con un'indignazione a intermittenza che dura lo spazio di una notizia e che poi scompare senza nemmeno che venga citata la causa che ha portato a quella tragedia, cioè la droga. Perché farlo comporterebbe un'esame di coscienza su come è stata trattata questa emergenza. Per troppo tempo si è considerata la droga alla stregua di una calamità, qualcosa di imprevedibile e inevitabile. È un atteggiamento ipocrita, quello che accade continuamente non è inevitabile ed è tutt'altro che prevedibile. Quello che accade è stato tollerato, banalizzato, addirittura propagandato".

La presidente del Consiglio ha continuato il suo intervento affermando che non è vero che ci sono diversi tipi di droga e che fanno tutte male allo stesso modo: "Viviamo in una vulgata che spaccia la droga come una forma di libertà, non riesco a capire come si faccia a considerare libertà qualcosa che ti rende schiavo. Punto primo, la droga fa male sempre e comunque. Ogni singolo grammo consumato si mangia un pezzo di te. La droga ti illude che può rendere migliore la tua vita, ma in realtà ti impedisce di viverla fino in fondo. Ti illude che può renderti più forte, ma in realtà ti indebolisce. Seconda cosa, le droghe fanno tutte male. Non ci sono distinzioni sensate: chi racconta il contrario vi sta dicendo una menzogna e lo sa. Dire che le droghe non sono tutte uguali è un inganno che ha prodotto conseguenze pesantissime sulla nostra società. Dicevano che rendendo meno trasgressivo l'uso di alcune sostanze per i giovani ne sarebbe diminuita la diffusione, ma non è andata così. L'Italia ha scalato le vette europee per uso di cannabis tra gli studenti e le dipendenze sono sempre più diffuse tra i giovanissimi"

E ancora: "E quelle sostanze sono sempre più aggressive, non si parla mai di questa cosa. In uno spinello di oggi c'è una quantità di principio attivo che è enormemente più grande di quella che c'era nello stesso spinello di venti o trenta anni fa. Allora si può davvero definire leggero un qualcosa che ha fino a oltre il 70% di principio attivo?".

Meloni ha quindi ribadito che il governo ha una linea chiara per combattere le droghe. "Questo governo non intende voltarsi dall'altra parte, intendiamo affrontare questa emergenza. Anche se, pure per noi sul piano del consenso sarebbe più comodo fare finta di niente. Ammiccare alle dipendenze per sembrare anti conformisti e accaparrarsi così le simpatie di tanti. Ma io penso che non ci sia nulla di più anticonformista di dire come stanno le cose. Una politica seria che ai giovani magari non riesce a dare risposte adeguate sull'istruzione e sul lavoro, a garantire il merito e offrire opportunità, che non riesce stare loro accanto e che in cambio dice ‘vabbè ma puoi fumarti una canna', non sarà mail la mia politica. Finché ci sarà questo governo sarà finita la stagione dell'indifferenza, della normalizzazione e del disinteresse. Lo Stato con noi farà la sua parte per combattere una situazione fuori controllo".

Ad un certo punto dell'intervento il deputato Riccardo Magi ha contestato la presidente del Consiglio, alzando un cartello antiprobizionista con scritto: "Se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia". Un messaggio a cui Meloni ha risposto duramente: "Abbiamo visto i risultati delle politiche che avete portato avanti in questi anni. Abbiamo visto i risultati del lavoro che avete fatto, onorevole Magi lei dovrebbe guardare i ragazzi in questa sala e avere rispetto. Pensi a quello che la vostra propaganda ha fatto sulla pelle di queste famiglie. Non sono una persona che si fa intimidire, perché io so benissimo quello che sto facendo: il punto è se voi vi rendiate conto di quello che state facendo".

Continuando a rivolgersi al leader di +Europa, la presidente del Consiglio ha proseguito: "Io sono stata per lunghi anni al 3%, capisco cosa voglia dire cercare visibilità: li rispetto e apprezzo. Ma per anni avete organizzato convegni raccontando un mondo che non esisteva, e che nessuno si è azzardato a contestare. Oggi dovete accettare che c'è un altro governo, che è stato scelto dagli italiani per fare esattamente le politiche che sta facendo. Quando sceglieranno voi, allora porterete avanti le vostre".

Da parte sua Magi ha spiegato: "Siccome noi crediamo che il governo abbia delle responsabilità nell'affrontare un fenomeno sociale serio come quello del consumo delle sostanze stupefacenti, a un certo punto, dopo due ore non potevamo restare in silenzio. Abbiamo semplicemente esposto dei cartelli".

Meloni ha poi proseguito affermano che in un Paese civile non dovrebbero accadere episodi per cui bambini vengono ricoverati in ospedale per aver assunto accidentalmente droga che era stata lasciata incustodita dai loro genitori: "Neonati che vengono al mondo in crisi d'astinenza, che si devono mantenere a metadone appena nati. Penso che chi si gira dall'altra parte o dice che va bene così dovrebbe avere un problema di coscienza per quello che vediamo nella quotidianità. Noi abbiamo deciso con nettezza di invertire la rotta".

La leader di Fratelli d'Italia poi, citando Papa Francesco, ha detto che troppo spesso i tossicodipendenti sono stati "trattati come scarti, quando era dimostrato che un tossicodipendente è un malato perfettamente curabile, che dopo un percorso di recupero può essere reinserito nella società come persona che può insegnare qualcosa agli altri". E ancora: "Dobbiamo insegnare ai giovani che la trasgressione vera è riuscire ad affrontare la vita nelle difficoltà che ha. Tutti possiamo cadere, il punto è riuscire a rimettersi in piedi. Anche chiedendo aiuto. Dobbiamo avere il coraggio di tornare a raccontare ai nostri ragazzi che se provano un vuoto quello non verrà colmato dalla dipendenza, la dipendenza aumenterà quel vuoto, allontanandoli da quelli che si amano e rendendoli più soli".

Meloni ha poi affermato che oggi ci sono troppe canzoni o serie che dicono che la droga fa bene, è anticonformista: "Raccontano spacciatori come eroi nelle stesse piattaforme in cui facevano documentari contro Vincenzo Muccioli, un uomo che aveva salvato migliaia di ragazzi quando lo Stato si girava dall'altra parte". La presidente del Consiglio ha quindi concluso: "Fin da ragazza mi sono battuta contro le droghe. Oggi ai ragazzi che hanno finito un percorso di recupero voglio dire che c'è tantissimo che possono insegnare a tanti altri. Non siete più soli".

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