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Meloni a Schlein: “Noi con i furbetti? Abbiamo ottenuto i migliori risultati nella lotta all’evasione”

Botta e risposta tra Schlein e Meloni sul fisco. La leader Pd: “Governo continua a stare dalla parte dei furbetti”. La premier: “Abbiamo raggiunto i migliori risultati nella lotta all’evasione fiscale e battuto il record di importi recuperati”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Botta e risposta tra Meloni e Schlein. La premier Giorgia Meloni scrive in serata un messaggio sui social rivolgendosi alla sua principale avversaria all'opposizione, la segretaria del Pd: "Cara Elly, ma se il ‘Governo della destra che sta dalla parte dei furbetti e degli evasori' è il Governo che ha raggiunto i migliori risultati nella lotta all'evasione fiscale ed ha battuto il record di importi recuperati, i governi precedenti, quelli di sinistra, come li definiresti?". 

Meloni rivendica i numeri relativi alla lotta all'evasione nel 2023, considerato un anno record: sono stati recuperati 24,7 miliardi, 4,5 in più rispetto all'anno precedente. La premier spiega che con altri 6,7 miliardi, frutto dell'attività di recupero dell'Agenzia delle Entrate per altri enti, si arriva alla cifra di 31 miliardi di euro.

Con il suo post la presidente del Consiglio replica alla segretaria Pd Elly Schlein, che su Instagram dichiara che "il governo della destra continua a stare dalla parte dei furbetti, degli evasori e di chi la vuole fare sempre franca. A pagarne le spese sono i cittadini onesti che vedono aumentare i taglia alla sanità pubblica, alla scuola, alla pensioni e al welfare". Le parole di Schlein sono arrivate dopo le dichiarazioni di Meloni sul fisco.

"Non penso e non dirò mai che le tasse siano una cosa bellissima", dice la premier nel corso di un convegno alla Camera sulla riforma fiscale. Parole che innescano l'ennesima polemica tra governo e opposizione. Se da un lato infatti la premier rivendica le "risposte coraggiose e strutturali" messe in atto da quando è arrivata a palazzo Chigi attraverso una riforma "attesa da 50 anni" che punta a "disegnare una nuova idea di Italia" senza far ricorso alla "logica degli interventi spot", dall'altra il centrosinistra attacca l'esecutivo per la strada imboccata sul fronte fiscale.

Meloni però rimanda al mittente le accuse: "Ci hanno accusato di voler aiutare gli evasori, di voler allentare le maglie del Fisco, di voler nascondere dei condoni immaginari. Ringraziando Dio a smentire queste accuse ci sono i numeri: dicono che il 2023 è stato un anno record nella lotta all'evasione fiscale", ricorda la premier spiegando che "uno dei nostri grandi obiettivi è una riduzione generalizzata della pressione fiscale che grava sulle spalle di famiglie e imprese".

La presidente del Consiglio sottolinea quindi che "i prelievi imposti per legge" non possono essere "una cosa bellissima", come invece lo sono le libere donazioni. "Proprio per questo – evidenzia – penso sia grande la responsabilità di chi è chiamato a gestire le risorse che arrivano da quei prelievi, che non possono essere utilizzate in modo irresponsabile, ancora peggio se per garantirsi facile consenso nell'immediato e lasciare chi viene dopo a ripagare quella irresponsabilità".

"Il messaggio che vogliamo dare è molto semplice – aggiunge – non abbiamo amici ai quali fare favori. Non c'è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è onesto e si trova in difficoltà merita di essere aiutato e di essere messo in condizione di poter pagare ciò che deve. Uno Stato giusto, comprensivo, disponibile è uno Stato che non viene più percepito come un avversario o un nemico, e di conseguenza è uno Stato che non merita di essere aggirato. Questa è la scommessa culturale che noi abbiamo fatto e i dati ci dicono che funziona".

Non solo, "stiamo lavorando per allineare le sanzioni ai parametri europei perché quelle che avevamo erano sproporzionate, illogiche, vessatorie, e a giudicare dai dati dell'evasione fiscale che sono sostanzialmente rimasti immutati nonostante l'inasprirsi delle sanzioni, anche abbastanza inutili". Insomma, "sono molto fiera che sia questo il governo che sta consegnando ai cittadini un Fisco più equo, più giusto e più comprensibile".

Non la pensano così naturalmente le opposizioni. A criticare la premier, oltre al Pd, c'è infatti anche il M5s, secondo cui quello raccontato dalla premier è il "paese delle meraviglie fiscali, una proiezione della fantasia più sfrenata. Prova a vendere il racconto di un Fisco amico, quando nella realtà realizza un Fisco per gli amici". Duro anche il commento di Avs: "Il governo Meloni ha collezionato in meno di due anni ben 18 condoni, un vero e proprio record. Il nuovo approccio al Fisco è: se non hai pagato non ti preoccupare tanto non pagherai più".

"Sono molto fiera dei dati sul recupero dell'evasione fiscale dello scorso anno, che come voi sapete sono stati un record storico", ribadisce poi Meloni da Firenze, parlando coi cronisti a margine della firma con la Regione Toscana dell'accordo di programma per il Fondo di sviluppo e coesione, ma allo stesso tempo "un approccio più collaborativo e più comprensivo forse è un approccio che fa arrivare alle casse dello Stato maggiori risorse". 

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