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Test di Medicina 2024/2025

Medicina 2025, come sarà il test di accesso: tre esami in contemporanea e 31 domande in 45 minuti

Non è ancora arrivata l’ufficialità ma secondo quanto emerge, gli studenti che si iscriveranno alla facoltà di Medicina dovranno sostenere al termine del ‘semestre-filtro’, tre prove scritte per ognuno degli insegnamenti impartiti nei primi sei mesi. Gli esami consisteranno in 31 domande a materia, della durata di 45 minuti ciascuno. Per farli ci saranno solo due appelli quindi le prove saranno in contemporanea.
A cura di Giulia Casula
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immagine di repertorio
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Ci saranno 31 domande per materia e ogni prova durerà 45 minuti. Sono alcune delle nuove regole per l'accesso alla facoltà di Medicina dopo la riforma voluta dalla ministra Anna Laura Bernini. Il test d'ingresso è stato formalmente abolito e sostituito dal cosiddetto semestre-filtro. Per i primi sei mesi gli studenti potranno frequentare l'università dove verranno impartiti i corsi di biologia, chimica e fisica. Al termine del semestre, si terranno gli esami e verrà stilata una graduatoria, basata sui voti e sui crediti accumulati, che determinerà chi potrà continuare a frequentare Medicina e chi invece, resterà escluso.

Le nuove indicazioni non sono ancora state ufficializzate, ma secondo le prime indiscrezioni di stampa il sistema di accesso dopo il semestre-filtro funzionerà così: gli studenti sosterranno delle prove scritte, una per ognuna delle materie seguite nei primi sei mesi e della durata di 45 minuti ciascuna. Gli esami consisteranno in 31 domande a materia (per un totale di 93) e per farli verranno messi a disposizione solo due appelli, a distanza di almeno quindici giorni l'uno dall'altro. Questo significa che le prove si svolgeranno in contemporanea.

Secondo quanto si apprende le date degli esami verranno fissate due mesi dopo l'inizio dei corsi, quindi presumibilmente a dicembre, ma le tempistiche restano incerte. Non è chiaro infatti, se le prove si svolgeranno prima o se alla fine, coincideranno con la classica sessione invernale, che di solito è tra gennaio e febbraio.

Una volta concluse le prove, verrà stilata una graduatoria con coloro che saranno ammessi al secondo semestre. La possibilità di continuare a frequentare la facoltà dipenderà quindi dall'esito degli esami, che saranno valutati in trentesimi, e dai crediti accumulati. Ciascun insegnamento, come detto, vale sei crediti ed è chiaro che si dovranno prendere voti alti per sperare di non essere respinto.

Chi riuscirà ad essere ammesso dovrà poi selezionare le sedi universitarie, secondo un ordine di preferenza, dove intende proseguire al secondo semestre. Chi resterà fuori invece, dovrà indicare in quale altro corso di laurea o laurea magistrale a ciclo unico vorrà iscriversi. Ad ogni modo, lo ricordiamo, il semestre-filtro potrà essere frequentato fino a un massimo di tre volte.

Critici i sindacati. "Cambiare tutto per non cambiare (quasi) niente", ha scritto in una nota Anaao Assomed, sigla dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale. "E così la tanto sbandierata eliminazione del numero chiuso si è palesata, per fortuna, come un test nazionale (anche oggi lo è) con argomenti finalmente di natura medica e con corsi di preparazione organizzati dalle università", ha dichiarato il segretario Pierino Di Silverio. "Ora sorgono due forti dubbi", ha aggiunto commentando le indiscrezioni.

Il primo: "Qual era la necessità di fa perder 6 mesi di tempo agli studenti non permettendo loro di avere una preparazione adeguata e di qualità, visto che stanno in almeno 70mila a seguire corsi non si sa in che modo?". Secondo: ⁠"La valutazione del passaggio dipenderà solo dal ⁠punteggio ottenuto, così da reinserire il baronato selvaggio che abbiamo per anni combattuto e che ha portato al test nazionale? I nostri complimenti al ministro Bernini che è riuscita a creare precariato anche negli studenti. Si comincia presto. E noi siamo pronti con i ricorsi che fioccheranno inevitabilmente", ha concluso.

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