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Matteo Salvini ora vuole chiarimenti sul passato di Giuseppe Conte

L’ex ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini annuncia la presentazione di una interrogazione parlamentare per far luce sul “passato” dell’attuale capo del governo Giuseppe Conte: “Vediamo se ora si degnerà di rispondere agli italiani o se cercherà protezione in Europa”.
A cura di Redazione
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Non accenna a placarsi la polemica fra il leader della Lega Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, apertasi in seguito alla decisione dell'ex ministro dell'Interno di aprire la crisi di governo e porre fine all'alleanza con il Movimento 5 Stelle. Nei prossimi giorni, infatti, la Lega presenterà una interrogazione parlamentare avente per oggetto una ancora non meglio identificata vicenda relativa al "passato" di Conte. Spiega Matteo Salvini: "Presenteremo la prossima settimana in Parlamento un'interrogazione sui presunti conflitti di interesse che emergono dal passato del professor Giuseppe Conte. Capiremo se dopo un anno di silenzio, il Presidente del Consiglio si degnerà di rispondere agli italiani. Speriamo si ricordi che le bugie hanno le gambe corte, soprattutto se qualcuno ha qualcosa da nascondere e chiede protezione in Europa".

Il leader leghista ha aggiunto di voler partire "dalle segnalazioni del Partito Democratico", lasciando intendere di riferirsi alla vicenda legata all'attività professionale di Conte, al concorso universitario da lui sostenuto e ai legami con Guido Alpa. In realtà, i democratici non avevano fatto altro che rilanciare una notizia de La Repubblica, che accendeva un faro sui rapporti fra Conte e Alpa. Il famoso avvocato romano, collega e amico di Conte, oltre che suo professore universitario, sarebbe stato uno dei membri della Commissione che, nel 2002, era chiamata a giudicare i partecipanti al concorso di Caserta che sarebbe stato poi vinto dall'attuale Presidente del Consiglio. Conte e Alpa condividevano lo stesso indirizzo e lo stesso numero di telefono per i loro studi legali: un problema, dunque, perché secondo il codice civile, c'è incompatibilità se chi esamina e chi è esaminato hanno un rapporto di collaborazione professionale. Collaborazione che si evincerebbe anche dalla pubblicazione di testi di Conte sui manuali di Alpa.

Conte ha sempre negato di aver avuto un rapporto di collaborazione con Alpa, spiegando di aver solo condiviso la segreteria con lo studio del suo vecchio professore.

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