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Matteo Salvini contro Famiglia Cristiana: “Non è un settimanale cattolico, è di ultrasinistra”

Matteo Salvini attacca Famiglia Cristiana, per una storia pubblicata dal settimanale, che ha coinvolto due ghanesi del centro di accoglienza di Crotone: “Per Famiglia Cristiana, una famiglia ghanese sarebbe finita improvvisamente in mezzo alla strada per colpa mia. Falso. Attacchi e bugie degne di un giornale politico di ultrasinistra, non di un settimanale cattolico”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro degli Interni Matteo Salvini se la prende con Famiglia Cristiana"È ormai un settimanale di ultrasinistra". Il vicepremier leghista torna ad attaccare il settimanale cattolico che nel numero in edicola racconta la storia dei due ghanesi mandati via dal centro di accoglienza di Crotone. "Il Decreto sicurezza non è retroattivo e non caccia i bambini dai centri di accoglienza – sottolinea Salvini – Eppure, per Famiglia Cristiana, una famiglia ghanese sarebbe finita improvvisamente in mezzo alla strada per colpa mia. Falso. L'allontanamento dalle strutture riguarda tutti quelli che non hanno più diritto a rimanervi, come è sempre avvenuto anche prima del mio decreto". L'obiettivo, aggiunge il ministro, è "difendere i veri profughi e le persone più fragili (a partire dai bimbi) e allontanare delinquenti e clandestini. Mi spiace per l'ennesima menzogna di Famiglia Cristiana". Salvini ringrazia infine "parroci e lettori che mi hanno testimoniato vicinanza e affetto" preferendo "il dialogo ad attacchi e bugie degne di un giornale politico di ultrasinistra, non di un settimanale cattolico".

A stretto giro arriva la replica del giornale: "Dal ministro boutade messe lì, noi non siamo né di sinistra, né di destra, raccontiamo solo le cose, le storie delle persone", dice all'AdnKronos, il direttore di Famiglia Cristiana Antonio Rizzolo. "Oggi come oggi non ci sono destra e sinistra: c'è la difesa dell'umanità e dei diritti e c'è chi pensa ad altro". Per Rizzolo quelle dichiarazioni sono "opinione del ministro, noi raccontiamo i fatti che si sono svolti – sottolinea, riferendosi all'ultima storia in copertina citata da Salvini – C'è un problema nell'applicazione del decreto sicurezza" visto che anche "i prefetti non sanno cosa fare. Nel caso che abbiamo raccontato nell'ultimo numero è stato proprio un prefetto a chiedere di mandare via queste persone".
"Mancano i decreti attuativi, c'è enorme confusione – aggiunge – e i prefetti, mi pare, rappresentano il ministro. Siamo all'indomani del 70esimo della carta dei diritti Onu e bisognerebbe tenerne conto", conclude Rizzolo.

Il settimanale pubblica poi una nota, in cui chiarisce ulteriormente: "In relazione alla vicenda raccontata da Famiglia Cristiana dell'allontanamento, nel cuore della notte, da un centro di prima accoglienza di Crotone di una famiglia di richiedenti asilo (il marito ghanese, la moglie nigeriana incinta e con una bimba di sei mesi ), confermiamo punto per punto la cronaca pubblicata dal nostro giornale nel numero di edicola". E ancora: "al ministro Salvini di leggere il suo cosiddetto decreto sicurezza, prima di fare le sue esternazioni. Il suo decreto infatti ha abolito il permesso di soggiorno per protezione umanitaria, inducendo a svuotare i centri di accoglienza e lasciando in strada coloro che erano nelle liste di attesa per accedere ai progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)".
"Prevede solamente forme di protezione residuali speciali e, allo stato attuale, in attesa dei decreti attuativi, non specifica chi tutelare, come, quando e dove. Da Como a Ragusa sia i prefetti che le organizzazioni umanitarie hanno chiesto delucidazioni al Viminale. Di sicuro – prosegue Famiglia Cristiana – il clima fin qui creato dalle nuove norme, ben lungi dal garantire maggiore sicurezza, ha creato confusione e in taluni casi anche veri e propri drammi".

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