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Matteo Salvini: “Campi rom e centri sociali non servono a nulla, li sgomberiamo uno per uno”

Per Matteo Salvini centri sociali e campi rom non sono di alcuna utilità, pertanto vanno chiusi.”È di moda che qualcuno scriva sui muri che mi vuole morto. Non mi spaventano, manco morto. Vado avanti. È solo un segno di scarsa civiltà. A sinistra sono ridotti a scrivere sui muri e alla caccia dei neofascisti”, ha detto dal palco di Pavia.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Campi Rom e centri sociali, stessa utilità sociale per gli italiani: zero. Stiamo lavorando per sgomberarli uno per uno". Lo ha detto su twitter il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Il vicepremier leghista, dopo la stretta sui negozi che vendono droghe leggere, oltre a cavalcare la sua vecchia battaglia contro l'etnia rom, se la prende anche con i centri sociali, e ne annuncia la chiusura durante il comizio di ieri sera a Pavia il leader del Carroccio ha aggiunto: "Da ministro sono stanco di vedere le forze dell'ordine che rischiano la vita per arrestare gli spacciatori e poi se li ritrovano in giro il giorno dopo. Voglio un Paese che abbia diritti ma anche doveri per questo lavoro a una legge che garantisca la galera agli spacciatori".

"È di moda che qualcuno scriva sui muri che mi vuole morto. Non mi spaventano, manco morto. Vado avanti. È solo un segno di scarsa civiltà. A sinistra sono ridotti a scrivere sui muri e alla caccia dei neofascisti", ha proseguito, alludendo anche alle polemiche scaturite dalla presenza della casa editrice di estrema destra Altaforte, presente quest'anno al Salone del Libro: la casa editrice guidata dal militante di CasaPound Francesco Polacchi ha pubblicato anche il libro-intervista del ministro Salvini. "Spero che presto il Venezuela si liberi da uno degli ultimi dittatori. Per fortuna, rispetto a quello che dicono a sinistra, non tornano i fascisti. Abbiamo solo ritrovato l'orgoglio di essere italiani che non vogliono più andare con il cappello in mano a Bruxelles", ha aggiunto dal palco di Pavia il leader leghista, presentando il candidato sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi.

A meno di tre settimane dalle elezioni europee del 26 maggio Salvini, alla presenza dell'eurodeputato Angelo Ciocca e del ministro Gianmarco Centinaio, ha ribadito la sua idea di Europa: "Non vogliano un califfato islamico – ha detto – Lasceremo una Europa libera, per il lavoro e con dei valori. Penso all'utero in affitto, che mi fa rabbrividire e alla libertà di genere che ci hanno imposto. Rispetto tutti, ma non scherziamo con i nostri valori. In Europa non possono più scherzare con i popoli, la cultura e la nostra storia".

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