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Matteo Salvini annuncia: “Entro la settimana arriva la revisione delle scorte”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, annuncia che è in arrivo la revisione del sistema delle scorte: “Entro la settimana sarà pronto il dossier sulle scorte. Prevediamo una revisione dei criteri di sicurezza, che non vuol dire un discorso sui nomi ma un aggiornamento del grado di rischio in base a quello che diranno le forze di polizia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ne parla da mesi. La revisione del sistema delle scorte è uno dei suoi obiettivi dichiarati. E sul tema lo stesso Salvini non si è risparmiato qualche scontro, come quello con lo scrittore Roberto Saviano. Ora il ministro dell’Interno rilancia, ancora una volta, e annuncia, durante una conferenza stampa al Viminale: “Entro la settimana sarà pronto il dossier sulle scorte. Prevediamo una revisione dei criteri di sicurezza, che non vuol dire un discorso sui nomi ma un aggiornamento del grado di rischio in base a quello che diranno le forze di polizia”. Salvini ricorda che le scorte riguardano “oltre 2.000 agenti in tutta Italia: può essere che vi sia qualcuno che abbia bisogno di maggior protezione e qualcuno che se risulterà un grado di rischio pari a zero non ne avrà più bisogno”.

La conferenza stampa verte anche su altri temi, a partire dal decreto sicurezza bis: “I compiti io li ho fatti, è pronto, anzi stiamo preparando materiale su altri fronti. Appena verrà convocato il Consiglio dei ministri, il nostro provvedimento c’è. Sulla convocazione del Cdm spetta al premier. In questi giorni sono a Roma, magari non il 2 giugno..”. Non manca, durante la conferenza stampa, un commento su cosa succederà dopo le elezioni europee nel governo: “Non ho alcuna intenzione di mandare l'Italia al voto. L’importante è chiudere con le beghe”.

Il ministro dell’Interno non ha dubbi: “Se tutti fanno la loro parte e rispettano gli impegni presi come nei primi nove mesi il problema non si pone. Ho dato la mia parola che vale più del 34% alle europee”. Salvini ribadisce anche la sua fiducia in Giuseppe Conte: “È il presidente del Consiglio e ha la mia piena fiducia, hanno provato a farmi litigare con il Papa figuratevi se litigo con altri. Le uniche condizioni sono il rispetto del programma”. Infine, il vicepresidente del Consiglio risponde anche a una domanda sulla posizione del sottosegretario leghista Edoardo Rixi e sulla richiesta di dimissioni da parte del M5s: “Non commento i se, commento la realtà non le ipotesi e rispetto il lavoro dei giudici. Capisco il travaglio in casa altrui ma non commento assoluzioni e condanne fin quando non ci sono”.

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