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Matteo Renzi: “Salvini è un bluff, così come lo è il M5S che ha perso tutta la sua verginità”

Matteo Renzi, durante un’intervista con il Foglio, critica il governo Conte puntando l’attenzione su Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle, entrambi definiti un “grande bluff”. L’intervento poi si sposta anche su temi economici, e Renzi non risparmia nemmeno Tria: “Un ministro dell’Economia che ha perso credibilità non serve più a nulla”, commenta. Un’opinione negativa poi la esprime anche sul ministro degli Esteri Moavero, una persona che “mostra solo servilismo al nuovo potere”.
A cura di Chiara Caraboni
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"Un grande bluff", per l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che si parli di Salvini o di Movimento 5 Stelle, sempre di bluff si tratta. Lo dichiara apertamente durante un'intervista a ‘il Foglio', in un colloquio in cui l'ex segretario del Partito Democratico tocca e commenta vari argomenti, come la Lega e il Movimento 5 Stelle, fino a parlare di economia, con un focus sui ministri Tria e Moavero.

"Forse non avete capito bene chi è Salvini. Salvini è un bluff. Pensavamo fosse come Batistuta ma sta dimostrando di essere come Oscar Dertycia", ha detto Renzi per descrivere l'avversario politico della Lega, "così come è un grande bluff il Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio, che tra Ischia, i condoni e l'alleanza con il partito che porta i soldi in Tanzania, ha perso tutta la sua presunta verginità", ha sottolineato l'ex segretario del Partito Democratico, prima di spiegare che "prima o poi qualcuno dovrebbe ringraziare il sottoscritto per non aver reso possibile un accordo con il cialtronismo grillino. Io penso che se la Lega volesse andare alle elezioni il Pd dovrebbe accettare la sfida e dovrebbe provare a battere i populisti alle urne", anche se è cosciente del fatto che "il Movimento 5 stelle non vuole le elezioni, la Lega neppure e se Salvini dopo le europee cercherà di rompere gli equilibri di questo governo non cercherà i voti in Italia ma li cercherà in questo Parlamento".

Renzi poi critica anche il ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e commenta: "Sono stati individuati come i custodi della tenuta istituzionale del paese, ma un ministro dell'Economia che ha perso credibilità non serve più a nulla" così come un ministro degli Esteri che "riduce un vertice internazionale, il cui esito è stato cancellato più velocemente di una conversazione su Snapchat, a una photo opportunity sulla Libia, beh, è un ministro che non mostra attenzione al servizio dello Stato ma mostra solo servilismo al nuovo potere".

Secondo l'opinione di Matteo Renzi, il bacino politico da recuperare è quello che se si votasse oggi si asterrebbe dal voto, gli elettori che non si sentono rappresentati né da una forza né dall'altra: "Il vero tema delle prossime elezioni, non solo quelle europee, sarà riuscire a motivare quel trenta per cento di elettori che oggi non risponde alla domanda su chi andrebbe a votare. La partita del futuro, per chi vuole costruire un'alternativa a chi sta portando l'Italia verso un precipizio, nasce anche da qui", ha concluso l'ex presidente del Consiglio.

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