Marino si lamenta dello stipendio: “Pochi 4500 euro al mese”

Probabilmente non poteva scegliere momento peggiore Ignazio Marino per sollevare il tema degli stipendi degli amministratori locali. Ed in effetti, a giudicare dalle reazioni rimbalzate immediatamente in rete, l'uscita del Sindaco della Capitale non è stata per nulla apprezzata, anzi. Marino infatti, in una intervista al Venerdì de La Repubblica, si era sostanzialmente lamentato dell'esiguità del suo compenso da primo cittadino della Capitale: "Guadagno 4500 euro netti al mese, torno a casa a mezzanotte, niente mondanità e sveglia alle sei del mattino". Poco, secondo lui, anche perché "amministriamo bilanci enormi e abbiamo responsabilità enormi" e probabilmente "si è ecceduto" nelle battaglie per la riduzione dei costi della politica.
Certo, Marino conferma di non avere alcuna intenzione di "fare rivendicazioni salariali", ma le sue dichiarazioni hanno fatto lo stesso discutere e non poco. E le ramanzine vengono proprio dai suoi colleghi amministratori, come riporta il Corsera:
"Michele Emiliano, primo cittadino pd di Bari, rivela: «Lo stipendio di Marino? Forse a Roma hanno norme che rendono la retribuzione inferiore a quella possibile […] L'indennità è congrua rispetto alla situazione dei salari. Siamo comunque dei soggetti privilegiati, anche se guadagniamo molto meno di parlamentari, consiglieri regionali, europarlamentari. Tutti politici che hanno meno responsabilità di noi. […] Luigi de Magistris, a Napoli, prende ancora meno di Marino: «Circa 4.100 euro al mese. Ma certo non mi lamento, anche se lavoro 18 ore al giorno, gestisco tra Comune e partecipate 23 mila dipendenti. Ma abbiamo tenuto le indennità basse (fu una decisione della Iervolino, ndr) per dare un segnale in un momento difficile […] Mentre Matteo Renzi, a Firenze, stipendio da 4.300 euro mensili sventolato una volta in consiglio comunale, ha più volte in passato espresso il suo pensiero: «Teniamo ferma la paga dei sindaci, ma dimezziamo quella dei parlamentari»