M5S sfida il Parlamento: “Per sconfiggere la povertà, votate il nostro reddito di cittadinanza”

Il Movimento 5 Stelle protesta contro la legge delega per il contrasto alla povertà recentemente approvata dal Senato, un provvedimento che andrà a introdurre il reddito di inclusione da 400 euro mensili erogato a specifici nuclei famigliari che rispetteranno i requisiti di reddito e patrimonio fissati dalla normativa "nonché all'adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all'affrancamento dalla condizione di povertà". Il Movimento 5 Stelle ha votato contro il provvedimento e con un post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo ha spiegato le motivazioni e ricordato che da quattro anni in Parlamento giace "l'unica proposta seria" per il reddito di cittadinanza a firma M5S. "Rispetto a dieci anni fa gli italiani in condizioni di povertà assoluta sono raddoppiati e il trend è in crescita. I governi che si sono succeduti non hanno mosso un dito per porre fine a questa piaga, anzi hanno portato avanti politiche che hanno impoverito ulteriormente con tagli al sociale, aumenti di tasse e livellamento al ribasso delle pensioni. Adesso tutti tirano fuori la loro proposta che scimmiotta il Reddito di Cittadinanza proposto dal MoVimento 5 Stelle come primo punto del programma politico presentato agli italiani nel 2013″, si legge nel post pubblicato.
"Renzi e Berlusconi farneticano e parlano di ‘lavoro di cittadinanza': non si sa cosa sia, quanto costi, a chi sarebbe destinato e come si farebbe a creare 9 milioni di posti di lavoro per i poveri italiani. Il Senato ha approvato una legge delega bluff sul ‘reddito di inclusione' che stanzierà (forse) risorse sufficienti solo a prendere in giro chi muore di fame. Oggi è il turno di Orlando, ministro della Giustizia senza aver neppure la laurea in giurisprudenza nonché cocco di Napolitano, a sparare la sua: propone il ‘reddito di connessione' senza dire nulla sulle coperture nè dove prenderebbe i soldi, né in cosa consiste e chi ne avrebbe diritto. Orlando si connetta alla realtà", evidenzia il Movimento 5 Stelle.
"La povertà è un'emergenza che non si risolve con le chiacchiere in tv. Deve essere fatta una legge al più presto. L'unica proposta seria che è depositata in Parlamento ormai da quattro anni è quella del MoVimento 5 Stelle", sottolinea M5S. La proposta di cui si parla nel post pubblicato dal Blog di Beppe Grillo è sostanzialmente differente da quella che dovrebbe scaturire dalla legge delega approvata dal Senato: brevemente, il Reddito di cittadinanza targato M5S prevede un reddito da 780 euro per tutti gli italiani al di sotto della soglia di povertà, erogato però seguendo un criterio proporzionale: "Guadagni 400 euro? Con il Reddito di Cittadinanza del MoVimento 5 Stelle ricevi 380 euro che ti consentono di uscire dalla povertà. Guadagni 0? Ne ricevi 780. Hai una pensione di 500 euro? Ne ricevi 280. I nuclei familiari percepiranno di più, per esempio una coppia con 2 figli avrà diritto a percepire un minimo di 1.482 ed un massimo di 1.950 euro". Il reddito di cittadinanza sarebbe inoltre legato a politiche attive che favoriscano la formazione professionale e il reinserimento lavorativo, pena la revoca del reddito in caso di rifiuto di più di due proposte di lavoro.