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Luigi Di Maio: “Stufo di litigare. Il governo non è finito: avanti con Conte e Salvini”

Luigi Di Maio in una intervista rilasciata al Corriere della Sera ha parlato di futuro del governo e dell’Italia, sottolineando che l’esecutivo guidato da Lega e Movimento 5 Stelle “ha dimostrato di saper governare. E parlano i fatti, tutti i provvedimenti sono stati condivisi. Con Conte e Salvini abbiamo lavorato bene, andiamo avanti così”. Sulla Manovra: “Scriviamola insieme e continuiamo a cambiare il Paese. La Tav? Noi sempre coerenti”.
A cura di Ida Artiaco
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Manovra, futuro del governo e dell'Italia, Tav e riforma della giustizia. Luigi Di Maio interviene a tutto campo sui temi caldi nell'agenda dell'esecutivo di inizio agosto. Lo fa in una intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui sottolinea che, nonostante le reciproche accuse e gli screzi degli ultimi giorni con Matteo Salvini, l'intenzione è quella di continuare a governare insieme. "Spegniamo subito tutte le polemiche che sono state alimentate sui giornali: io sono stanco di litigare. E così la pensano anche tutti gli italiani che incontro ogni giorno", ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, sottolineando che proprio sulla Manovra i due vicepremier "parlano la stessa lingua". "Scriviamola insieme e continuiamo a cambiare il Paese. Bisogna abbassare le tasse con la flat tax e il taglio del cuneo fiscale, poi dobbiamo fare il salario minimo e tanti altri provvedimenti importanti che servono ai cittadini. Non soffermiamoci sui puntini e sulle sfumature, andiamo direttamente alla sostanza. Con Conte e Salvini abbiamo lavorato bene, andiamo avanti così".

Niente paura di tornare alle urne per un voto anticipato, dunque. "Abbiamo dimostrato di saper governare. E parlano i fatti, tutti i provvedimenti sono stati condivisi, si è sempre lavorato con impegno e serenità. Continuiamo a farlo", ha ribadito Di Maio, che però sulla questione Tav è molto chiaro: "Non vogliamo regalare 2 miliardi alla Francia per realizzare un’opera inutile che nascerebbe già vecchia. Sulla Torino-Lione stiamo dimostrando coerenza. È la Lega che ha cambiato faccia sull’opera: andava in valle per fermarla e ora ha improvvisamente cambiato idea. Questo è un po’ surreale". Anche la riforma della giustizia, assicura il ministro dello Sviluppo economico, si farà, dopo aver ascoltato la Lega, mentre per quanto riguarda l'autonomia "la strada intrapresa è quella giusta, ne sto parlando anche con diversi esperti e costituzionalisti. Sarà una riforma equilibrata che vi assicuro darà risposte concrete alle Regioni del Nord e non andrà a penalizzare quelle del Centro-Sud".

Per quanto riguarda l'Europa, Di Maio ha confermato che i pentastellati appoggeranno il nome scelto dai leghisti per il commissario Ue. "Non partecipo al toto-nomi – ha detto -. Riconosco alla Lega il merito di aver vinto le elezioni e aspetto di conoscere il nome del commissario che andrà in Europa a tutelare gli interessi dell’Italia". Insomma, non è più tempo per i litigi in casa, bisogna guardare al futuro e garantire all'Italia la fiducia dei mercati. "Ci aspettiamo che lo spread possa scendere ancora – ha concluso il vicepremier. I mercati hanno dato fiducia al governo anche grazie alla chiusura positiva del negoziato con Bruxelles, che abbiamo garantito tenendo i conti in ordine ma senza danneggiare la crescita. Ma va detto che se lo spread sale, anche e soprattutto se ci sono continue tensioni nel governo, alla fine pagano gli italiani. Parliamone in privato di ciò su cui non siamo d’accordo. Ma diamo stabilità e fiducia al Paese".

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