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Lotti contro D’Alema: “Accecato dall’odio per non aver avuto una poltrona di consolazione”

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti risponde alle accuse di Massimo D’Alema sostenendo che l’ex presidente del Consiglio sarebbe accecato da rabbia e odio per non aver ricevuto alcuna carica o poltrona di consolazione.
A cura di Charlotte Matteini
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Senato - ddl Riforme Costituzionali

A seguito di un'intervista rilasciata da Massimo D'Alema, in cui l'ex presidente del Consiglio ha attaccato Matteo Renzi sostenendo che dovrebbe impegnarsi di più a governare che non andare in giro a fare comizi per sostenere la campagna per il sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, da sempre fedelissimo di Matteo Renzi fin dai tempi della presidenza della provincia di Firenze, ha ribattuto alle constatazioni espresse da D'Alema sostenendo che l'ex presidente e ministro degli Esteri sarebbe così adirato nei confronti di Renzi perché non avrebbe ottenuto alcuna "poltrona" o carica di consolazione e per questo motivo sarebbe così impegnato a sparare contro l'Esecutivo e a fare campagna per sostenere il fronte del "no" al referendum. "Se solo l'ex premier Massimo D'Alema non fosse così accecato dalla rabbia e dall'odio personale per non aver ottenuto la sua poltroncina di consolazione, potrebbe agevolmente scoprire la realtà. E cioè che ieri il presidente del Consiglio ha inaugurato i lavori contro il dissesto idrogeologico sul Bisagno che nessun governo aveva voluto prima di noi. Neanche i due governi D'Alema", ha dichiarato Lotti.

"Si renderebbe conto che il presidente del Consiglio ieri è stato a Treviso a incontrare aziende, lavoratori, uomini dello sport, lavoratori della scuola, artigiani per rilanciare la crescita del Nord-est attraverso investimenti mirati e il coinvolgimento di tutti. Che il presidente del Consiglio ieri ha incontrato oltre cento sindaci tra Treviso e Genova per parlare di legge di stabilità in particolar modo discutendo di come liberare gli avanzi d'amministrazione per l'edilizia scolastica. Che il presidente del Consiglio ha ascoltato le vittime della mala gestione delle banche venete frutto di una mancata riforma delle popolari che nel 1998 fu preparata da Ciampi e Draghi ma non realizzata dal governo D'Alema. E che è stata realizzata diciassette anni dopo dal governo Renzi. Che stamani il presidente del Consiglio parlerà di industria 4.0, visiterà il Cottolengo, si occuperà di aziende dell'aerospazio", ha proseguito il sottosegretario replicando alle accuse di D'Alema.

"Se però D'Alema vuole parlare di risultati del governo potremmo discutere della riforma del mercato del lavoro che lui teorizzò e non realizzò, della riforma delle unioni civili, che lui teorizzò e non realizzò e di molte altre scelte legislative che sicuramente D'Alema avrebbe ben accettato se solo avesse ottenuto una modesta poltrona di consolazione. Spiace che un autorevole ex leader della sinistra sia così roso dal risentimento. Ma continueremo a ricordare con affetto la stagione dalemiana delle battaglie riformiste rottamate oggi dalla rabbia e dall'invidia", ha concluso Lotti.

Nella sua intervista radiofonica, Massimo D'Alema aveva accusato Matteo Renzi di aver ottenuto pochi risultati in questi anni di governo e di preferire al "fare" l'esposizione mediatica e i comizi elettorali: "Il presidente del Consiglio che dice tante cose spesso in contrasto tra loro, ha appena finito di dire che non intende personalizzare il referendum e ha sbagliato a farlo in passato, dopodiché ha lanciato sfida per duellare con tutto il resto del mondo. Una sorta di confronto fra Renzi e resto del mondo. Lui dovrebbe occuparsi del governo del Paese, magari vedendo se riesce a far quadrare i conti della legge finanziaria, della disoccupazione della crisi".

"Ci sono tanti esponenti del Pd o alleati, tra questi Cicchitto, Verdini, Casini, che possono dedicarsi alla battaglia referendaria. Non c'è perfidia, è descrizione dei fatti. Il presidente del Consiglio dovrebbe governare il Paese, non andare in giro a fare comizi, questa è la mia personale opinione".

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