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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

L’ombra della Camorra dietro le proteste contro il Rdc in Campania: la tesi del viceministro Cirielli

Il viceministro di Fratelli d’Italia Cirielli ipotizza che dietro le proteste scoppiate in Campania per la fine del Rdc ci sia la mano della Camorra. M5s: “Non ha prove, è infamante per tutte quelle persone disperate a cui il governo ha tolto un sostegno che gli ha permesso di sopravvivere in questi anni”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Bufera per le parole del viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, che chiama in causa la Camorra, e le attribuisce l'orchestrazione delle proteste scoppiate in Campania dopo la fine del Reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5s.

Pur escludendo che sia stato una sorta di ‘patto' tra Camorra e M5s, secondo il membro del governo dietro le manifestazioni che ci sono state a Napoli potrebbe esserci la mano delle organizzazioni criminali. Un'ipotesi che per l'esponente di Fdi è avvalorata dalla schiacciante vittoria ottenuta dai pentastellati nella Regione, visto che soprattutto grazie a quella misura il partito di Conte ha fatto incetta di voti: "Bisogna accertare se dietro le manifestazioni a Napoli per la sospensione del Reddito di cittadinanza, che hanno visto i partecipanti forzare il cordone di polizia e rallentare il traffico automobilistico, c’è anche la regia della camorra”.

“Il risultato in Campania delle ultime elezioni politiche per i grillini di Giuseppe Conte fu inequivocabile: nelle aree del territorio a più alta densità di delinquenza e criminalità organizzata vinsero, a sorpresa, in maniera netta, raggiungendo elevatissime percentuali – sottolinea – Quasi come se ci fosse stata una regia finalizzata a condizionare, in qualche modo in assoluto silenzio, il voto. Penso a Scampia, ad esempio, dove il 64% degli aventi diritto votò per il Movimento Cinque Stelle; così come a Caivano, dove la candidata dei 5 stelle al Senato conquistò il 50,2%. Numeri da record, evidentemente. Maggioranze bulgare che devono far riflettere sull’interesse per la misura delle organizzazioni camorristiche che grazie al Reddito di Cittadinanza poterono risparmiare decine di milioni di euro al mese utilizzati per sostenere le famiglie dei detenuti".

"Mi sentirei di escludere un coinvolgimento diretto dei Cinque stelle ma non che la misura abbia portato un oggettivo vantaggio per la camorra o i camorristi come molte volte è stato accertato e soprattutto a Napoli dove gli animi contro l'abolizione del sussidio sono più esacerbati”, dice.

La replica del M5s

"Le affermazioni del viceministro degli Esteri Cirielli, di Fdi, sono gravi e inaccettabili. Anche solo paventare l'ipotesi che dietro alle manifestazioni degli ex percettori di reddito di cittadinanza a Napoli vi sia la regia della camorra, peraltro senza avere alcuna prova al riguardo, è infamante per tutte quelle persone disperate a cui il governo ha tolto un sostegno che gli ha permesso di sopravvivere in questi anni, soprattutto nel difficile periodo della pandemia quando la leader del suo partito, Giorgia Meloni, apostrofava come ‘criminale' il presidente Conte", scrivono in una nota i parlamentari campani del M5S Gaetano Amato, Anna Bilotti, Alessandro Caramiello, Dario Carotenuto, Antonio Caso, Sergio Costa, Ada Lopreiato e Marianna Ricciardi.

"Ricordiamo a Cirielli che è stata un'inchiesta della Procura di Palermo, denominata "Vento", a mettere in luce come il Rdc abbia tolto manovalanza alla mafia: in un'intercettazione del 27 febbraio 2020, si sente un boss scagliarsi contro il sussidio per "colpa" del quale "non si trovano picciutteddi". Cirielli ha perso una buona occasione per stare zitto, ora chieda scusa", concludono dal Movimento.

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