Lo slogan della Lega Nord a Bologna: “Monti e Fornero al cimitero” (VIDEO)

A Bologna oggi ci sono almeno mille persone, tra attivisti, militanti ed eletti della Lega nord, che sfilano contro il premier Mario Monti e le tasse. La manifestazione di protesta è partita da piazza Malpighi verso Porta Saragozza dove si terrà il comizio del segretario nazionale, Roberto Maroni, per dire basta "a un governo che ha sommerso di tasse cittadini e imprese, che ha peggiorato lo stato dei conti pubblici, che non ha tagliato i costi della politica, che ha fatto impennare la disoccupazione, che ha tolto ogni prospettiva di futuro ai giovani, che ha sottratto i soldi ai Comuni virtuosi del Nord per trasferirli nella casse romane" ha annunciato lo stesso leader del Carroccio. Alla guida del corteo, dietro allo striscione con la scritta "Monti a casa, basta tasse", Roberto Calderoli, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il segretario emiliano Fabio Rainieri.
"Monti e Fornero, il vostro posto è al cimitero" E' questo uno degli slogan scanditi dall'altoparlante dell'auto che guida la protesta anti-tasse leghista. Ma ci sono anche i cartelli più sobri che invitano Monti a farsi da parte e quelli che inneggiano a "Maroni premier". Ce ne è uno in cui si legge: "Il Nord ha sempre dato, merita rispetto". Non mancano quelli più classici: "Secessione, secessione" e "Padania libera". I militanti, nonostante la pioggia battente che sta flagellando tutto il nord Italia, provengono da tutta l'Emilia Romagna, dal Veneto, dal Friuli, dalle Marche, dalla Toscana e dall'Umbria. I leghisti di Lombardia, Piemonte e Liguria sfileranno invece il 2 dicembre a Genova.
"I rappresentanti devono essere eletti direttamente dal popolo, bisogna scrivere nome e cognome sulla scheda e finirla con i nomi blindati dai partiti, in Veneto abbiamo eliminato il listino bloccato un anno e mezzo fa". E' quanto chiede Luca Zaia. Il governatore, poi sembra non mostrare alcuna preoccupazione in merito alla soglia di sbarramento per entrare in Parlamento: "Sarebbe un oltraggio alla rappresentanza democratica, io penso sia stato un errore anche lasciar fuori l'estrema sinistra, ma se la Lega restasse fuori dal Parlamento si radicherebbe sul territorio ancora di più", aggiunge Zaia che in merito alla prossime elezioni regionali in Lombardia, afferma: "con questa regione ci giochiamo tutto" e sull'ipotesi di correre da soli, "deciderà Maroni".